La notizia della settimana - L'abbandono di Kinect

La notizia della settimana: Microsoft abbandona la periferica per il riconoscimento visivo e audo per Xbox One, Kinect

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Alla fine Microsoft ha ceduto, Kinect fuori dalla confezione di Xbox One, ciao ciao ad una delle periferiche peggio concepite e implementate della storia dei videogiochi. E mal supportate, non solo all'atto pratico, ma anche dal punto di vista della comunicazione, perché da prima il lancio della console, e fino all'altro giorno, Kinect era imprescindibile, insostituibile, necessario. Per capire quanto e come la compagnia di Redmond abbia sbagliato in tal senso, date pure un'occhiata all'ottimo articolo del buon Nicolò. Letto? Andiamo avanti, e cerchiamo di capire se effettivamente l'abbandono della periferica possa realmente avere ripercussioni positive sull'andamento delle vendite della console Microsoft, ad oggi in ritardo rispetto a PlayStation 4.

[caption id="attachment_120583" align="aligncenter" width="600"] Xbox One, senza Kinect: finalmente?[/caption]

Xbox One non sta andando male, intendiamoci. Ha passato il periodo peggiore, nel quale vendeva più o meno quanto Wii U a livello globale, e da marzo ha iniziato ad ingranare maggiormente, grazie al traino di Titanfall. All'inizio del ciclo vitale di una macchina è infatti possibile, visto l'ancora basso numero di installato, ottenere sensibili boost grazie ad un singolo titolo, quando centinaia di migliaia di console fanno ancora la differenza. Il problema è che PlayStation 4 rimane ancora su un'altra corsia, e se in Nordamerica ci sono comunque (piccoli) margini di competizione, in Europa la bandierina col logo di Sony sembra ormai già impossibile da levare.

Quanto può aiutare l'assenza di Kinect in Xbox One, ed il relativo abbassamento di prezzo di 100€, che porta ora le due rivali allo stesso prezzo, ovvero 399€? Un po', di certo. Tanto? No. Ricordate le mille volte in cui Satoru Iwata, presidente di Nintendo, ha affermato che un price drop può danneggiare la reputazione di una console, sminuirne il valore percepito dal consumatore? Pensate allo stesso concetto, sostituendo “price drop” con “l'eliminazione di una componente precedentemente strillata come necessaria”. Probabilmente non c'era altro modo per venire fuori dalla situazione, se non quello, arditissimo, di operare un taglio di prezzo e lasciare comunque la periferica all'interno della confezione della console: Xbox One a 399€, e c'è anche Kinect, mica male da sentirsi dire, per un potenziale utente. Il problema è che quando qualcosa è inutile non genera profitto, e se non genera profitto produrlo costa. E' la solita storia del cane che si morde la coda. E della scelta errata alla quale, se sta all'origine, non puoi porre rimedio, ma sulla quale puoi solo fare inversione di marcia.

[caption id="attachment_110243" align="aligncenter" width="640"]Kinect 100€[/caption]

Le deduzioni vanno supportate con i dati, ed allora scoprire che, secondo quanto riportato da molte testate, le prenotazioni di Xbox One senza Kinect (disponibile dal 9 giugno) siano tutt'altro che entusiasmanti, presso rivenditori importanti come Amazon e GameStop, e persino inferiori di quelle relative al pacchetto (che ricordiamo scomparirà) contenente la periferica (acquistabile singolarmente dal prossimo autunno) non è una sorpresa, per niente. Almeno il tempismo con il quale a Redmond hanno annunciato all'abbandono dell'inutile orpello è stato ottimo: a poco tempo dall'E3, e se durante la fiera losangelina dovessero essere presentate vagonate di titoli, come la compagnia va affermando da mesi, il ricordo di Kinect improvvisamente si affievolirà, fino a scomparire. Ma se invece ciò non dovesse accadere allora tutti gli errori fatti finora, Kinect compreso, esploderanno, con un potenziale davvero pericoloso.

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