Ombre su Innistrad mi ha fatto tornare a giocare con Magic: The Gathering
Una passione sopita per anni si riaccende con l'arrivo di un misterioso pacco: come Ombre su Innistrad ha tornato a farci giocare con Magic: The Gathering
Mio fratello, di due anni più grande di me, aveva già una differente maturità al riguardo, parlava con gli amici delle carte, del gioco in sé, e probabilmente partì da lui l'idea di comprare il primo mazzo, anzi i primi, visto che era necessario trovare qualcuno con cui giocare, ovvero il sottoscritto. Scartammo insieme il pacchetto, lui si entusiasmò per alcune carte rare che trovammo, delle quali io ovviamente non sapevo una beneamata mazza e iniziò così il mio rapporto con Magic: The Gathering. In realtà vi giocai poche volte, pochissime, forse al tempo le regole erano troppo complesse per me, forse i videogiochi mi attiravano di più, per la loro maggiore immediatezza, forse non avevo la giusta compagnia con la quale giocare, visto che al di fuori di mio fratello non conoscevo altri ragazzini che avessero le bellissime carte. Bellissime. Perché quello che più mi piaceva era guardarne le illustrazioni, leggerne le descrizioni. Dopo avere aperto i pacchetti ovviamente, esperienza che anche allora, quando ancora si scartava qualcosa, era emozionantissima, più per il senso di scoperta che per altro, non conoscendo, come detto sopra, il valore delle singole carte.
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Non ricordo come progressivamente mi allontanai da Magic: The Gathering. Uno dei miei ultimi ricordi ad esso legati è l'aver scambiato con un altro ragazzino una carta rarissima che avevo per una pezzotta, una creatura 1/1, mi pare un unicorno o non so cosa. Mi piaceva di più, mio fratello si disperò, e forse per l'averlo traumatizzato smisi di interessarmi alle carte. O forse ancora perché mi piacevano troppo i videogiochi, e ad avere molteplici passioni non sono mai stato bravo. Dipingevo anche le miniature di Warhammer infatti e venivano brutte come la morte. Poi ho imparato, ma questa è un'altra storia. Dal fantasy in generale invece non mi sono mai allontanato.
"caso vuole che le dinamiche redazionali facciano arrivare a te un pacchetto destinato ad altri, contenente la recentissima espansione Ombre su Innistrad, e che improvvisamente la passione si riaccenda"Qualche anno dopo. I videogiochi continuano a piacermi troppo, ma con la scusa del lavoro l'ho fatta diventare una cosa socialmente accettabile. Giocando Heartstone, il gioco di carte digitale di Blizzard Entertainment, mi sono divertito per qualche tempo, ma non per molto: mi sembrava richiedesse troppa dedizione. Poi caso vuole che le dinamiche redazionali facciano arrivare a te un pacchetto destinato ad altri, contenente la recentissima espansione Ombre su Innistrad, e che improvvisamente la passione si riaccenda, anche grazie al fatto che il gioco di carte sia disponibile in versione digitale su Steam. Se non avete visto ancora le foto dell'unboxing correte a farlo, ed immaginate quali sensazioni possa aver provato un vecchio appassionato nel riprovare ancora sensazioni quasi vetuste, quelle legate al semplice aprire un pacchetto di carte, guardarle, toccarle, studiarle. E' quell'adorazione del feticcio che tutti i collezionisti e i giocatori conoscono, ma non solo.[caption id="attachment_154782" align="aligncenter" width="600"] Uno dei momenti dell'oscura campagna di Ombre su Innistrad, da Magic Duels[/caption]
Magic Duels (la versione digitale del gioco Wizards of the Coast) è stata la palestra perfetta per tornare ad allenarsi, riepiloga regole, fornisce consigli, approfondisce dinamiche, senza patemi. Il fascino di Ombre su Innistrad, espansione dai toni dark e inquietanti, sta facendo il resto, insieme a meccaniche di gioco intelligenti, profonde, strategiche. Soprattutto, però, ora ho un mazzo di carte nuovo di pacca che sento il bisogno di espandere ed usare.