Speciale - Final Fantasy XIV: A Realm Reborn - Benvenuti a Eorzea

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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I server del gioco di ruolo online di Square Enix sono intasati, ma siamo riusciti a raccogliere le prime impressioni

In questi giorni, come molti di voi avranno letto su queste pagine, gli utenti di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn hanno avuto seri problemi nel fruire del gioco, al punto che Square Enix è dovuta ricorrere allo stop delle vendite digitali per arginare il costante flusso di nuovi giocatori. I server hanno mostrato un notevole intasamento, con conseguenti numerose manutenzioni, una serie di eventualità che ha rallentato anche la nostra prova del titolo. In parole povere, per la recensione dovrete aspettare un altro po'.

Quello che vi possiamo dire fin da ora è che i disastri della precedente versione del gioco possono essere definitivamente riposti nel dimenticatoio. Ne avevamo avuto sentore durante la beta, provata dal nostro Nicolò, e l'abbiamo definitivamente constatato in questi giorni, mentre attraversavamo le lande di Eorzea nei panni del lancer, con ambizioni da dragoon, Fab Highwind. A Realm Reborn è massiccio nella struttura di gioco, enorme nelle dimensioni dei luoghi e nel numero di quest, estremamente facile da giocare, intrigante per l'esperto e assimilabile per il neofita, diverso, per la sua capacità di restituire, a tratti, un'esperienza simile a quella in single player.

Venti sono i livelli che abbiamo costruito con l'esperienza del nostro poderoso avventuriero, e finora mai abbiamo avuto la sensazione di un grinding estremo fatto solo per macinare i punti necessari alla promozione. E' vero, anche la produzione Square Enix cade, a volte, in quelle problematiche tipiche del genere, come dover ripulire certe aree da certi mostri, consegnare oggetti e così via, ma queste missioni scorrono per la maggior parte delle volte in maniera rapida, ed affianco ad esse ne troviamo altre che invece provano a proporre qualcosa di nuovo, come scortare un personaggio e prendere parte a vere e proprie battaglie su larga scala. Giocare A Realm Reborn si è dimostrato finora assolutamente piacevole, con pochissimi rilievi sulla bontà del gameplay, e sull'esperienza di gioco saremo più precisi in fase di recensione.

La gestione del personaggio è semplice e immediata, grazie ad un sistema di classi estremamente dinamico. Basta cambiare l'oggetto che si ha in mano, sia questo arma o utensile, per cambiare la propria specializzazione, aprendo la via ad innumerevoli esperimenti, affiancando magari al lancer l'archer o, più coraggiosamente, il gladiator al conjurer. Anche la professione segue le stesse regole, per cui carpenter, tailor, blacksmith ed altri ancora cresceranno in base ai livelli, accumulando esperienza semplicemente realizzando oggetti. Funziona, ve l'assicuriamo, e realizzare le proprie creazioni dopo magari una giornata di battaglie varia bene il ritmo del gioco.

Anche dal punto di vista tecnico il gioco fa di tutto per impressionare. La grafica è di prim'ordine, con ambientazioni molto ricche che, concedendo qualcosa all'effetto pop-up, mostrano un elevato dettaglio. Modelli, texure e soprattutto effetti di luce sono ottimi, coordinati da una direzione artistica originale, che coniuga la tradizione della serie ad un gusto più moderno. Siamo rimasti stupiti, in bene, dalla colonna sonora: Square Enix ha sempre tenuto standard altissimi per i suoi brani, ma in A Real Reborn abbiamo trovato pezzi che già abbiamo imparato ad amare, che richiamano molto l'età dell'oro dei giochi di ruolo giapponesi. Insomma, non fosse stato per i problemi ai server, avremmo approfondito ancora di più, e con molto piacere, la nostra prova del titolo, ma non temete, perché arriverà presto, ed allora potrete sapere se questo sarà il gioco di ruolo online che fa per voi.

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