Durante la recente conferenza Marvel al Baltimore Comic-Con nel Maryland, un lettore ha chiesto come funziona il processo di prendere decisioni importanti, come uccidere un personaggio o anche solo cambiarlo radicalmente, nel ruolo o nel genere (vedi la nuova Thor). Tom BrevoortSenior Vice President of Publishing della Casa delle Idee, ha spiegato che dipende molto da quanto è buona la storia che viene proposta. Innanzitutto l’editor della serie deve essere d’accordo, poi va discussa l’idea col grande capo Joe Quesada. Ebbene, pare che Ales Kot e Marco Rudy abbiano messo insieme una proposta ambiziosa quanto intrigante agli occhi delle alte sfere Marvel.

Bucky Barnes, dopo aver vestito il ruolo di morto eccellente per qualche decennio, è stato riportato in vita dalle efficaci idee di Ed Brubaker, durante la sua prestigiosa run su Captain America. Da sidekick del Capitano a violento sicario per i russi, fino a vestire lui stesso i panni dello scudiero a stelle e strisce, poi smessi quando Steve Rogers è tornato tra i vivi. E ora? “Chi diavolo è Bucky?” per citare una delle frasi più celebri di Captain America: The Winter Soldier. Beh, Pare che il nostro stia diventando uno dei personaggi più trasformisti della Marvel. Le ultime notizie lo vogliono come protettore intergalattico. Che il personaggio in cerca d’autore abbia trovato in Kot lo scrittore giusto per un dignitoso rilancio?

Quello che farà Bucky, sarà sostituire Nick Fury nel vecchio mestiere di “uomo di guardia sul muro”, per intenderci. Sul muro tra la Terra e il resto della galassia. Ci sono state alcune minacce in passato che hanno sfiorato la Terra e avrebbero potuto causare tragedie orribili se Nick Fury non fosse stato là, al suo posto. E Fury ha fatto cose decisamente orribili per proteggerci…

Un brusco cambio di scena dopo la serie spy di Brubaker e Guice, è vero. Ma, come ha detto Brevoort, se c’è una parte dell’Universo Marvel che sembra essere in crescita è quella cosmica, portata alla ribalta dai Guardiani della Galassia, che è passata dall’essere un ghetto del Marvel Universe” al centro di tutte le cose. Perciò, non temete, la Marvel non ha intenzione di declinare tutti i suoi personaggi al femminile, ma la possibilità che questi vengano inseriti via via in un contesto spaziale è decisamente più concreta. Per fortuna Ales Kot non ha intenzione di sottovalutare la portata psicologica di un cambiamento così netto nella vita del personaggio:

[…] Prima ti hanno fatto il lavaggio del cervello e ti sei trasformato in una spia/killer russa, poi sei finito a lavorare assieme a Capitan America perché credevi fosse l’unica cosa che ti restasse da fare. […] Cosa significa questo per te? Come te la vedi con un compito che hai ereditato da qualcun altro? Come lo adatti a te stesso? Che succede se non hai ancora deciso chi essere veramente in certe situazioni? Cosa diventi quando le tue missioni implicano viaggi per la galassia e affrontare cose che non avevi neanche mai immaginato? Cosa comporta questo per il tuo modo di pensare così diretto, senza sfumature, una volta che realizzi che c’è molta più vita di quella che conosci?

Se Kot risponderà davvero a tutte queste domande, siamo certi che il trasferimento del Soldato d’Inverno tra le stelle sarà una scommessa vinta. A dargli man forte ci penserà Marco Rudy che, come potete notare dalla gallery qui sotto, sta sfornando per questa serie delle tavole incredibilmente surreali, quasi psichedeliche e di grande impatto. A qualcun altro è venuto in mente Atto di Forza (Total Recall, 1990) di Paul Verhoeven, guardando la copertina regular? Insieme ad essa e alle prime tavole rilasciate dalla Marvel, vi mostriamo la consueta carrettata di variant cover.

Fonte: Bleeding Cool