Nella serata di ieri vi abbiamo riportato l’annuncio dell’addio alle serie degli X-Men dello sceneggiatore Brian Bendis, dato ai microfoni di Comic Book Resources.

Il portale americano ha poi intervistato l’autore di All-New X-Men in merito alla sua avventura sulle testate mutanti e al suo futuro professionale.

 

Cominciamo con la domanda più importante, Brian: perché ora? Hai sempre avuto intenzione di lasciare il franchise degli X-Men con Uncanny X-Men #600?

È curioso… sono diventato famoso per la gestione più lunga degli Avengers e per quella più lunga di Spider-Man, quindi mi sono detto “Non deve andare così ogni volta! Non devo rimanere su una serie all’infinito.” Nel corso degli ultimi anni ho scritto quasi 90 numeri di X-Men, una buona quantità. Uno dei lati positivi di lavorare sugli X-Men è stato sapere che non avrei mai superato il record di Chris Claremont, quindi ero libero da qualsiasi impulso riguardo a ripetere una performance del genere. L’anno scorso stavamo pianificando tutto il calendario editoriale e, guarda un po’, scopriamo che Uncanny #600 sarebbe uscito due settimane prima di Secret Wars. Allora mi sono detto “Molto interessante! Vediamo di sfruttare la cosa al massimo!” Non posso aggiungere molto altro, ma diciamo che è perfetto che gli X-Men abbiano un numero di anniversario proprio prima di Secret Wars!

UXM-cover-600-variant-523d5Nel frattempo, c’erano un paio di cose che mi erano state offerte nel corso degli anni e che non potevo fare perché non avevo tempo o non era il momento giusto, ma erano rimaste a sedimentare nella mia testa e iniziavano a prendere forma creativamente. Volevo davvero farle, ma non si può fare tutto. E alla fine mi sono detto “Quale momento migliore di Secret Wars per chiudere il ciclo degli X-Men? Sei partito con Avengers vs. X-Men e chiuderai con Secret Wars. Hai sceneggiato gli X-Men, ora puoi passare a fare quest’altra cosa.” Quando gli eventi combaciano in questo modo, non bisogna perdere l’occasione.

Certo, qualsiasi cosa io dica in questa intervista, spunteranno teorie su una cospirazione. Reazioni del tipo “Ah-ha! Lo sapevo!” Per certi lettori c’è sempre una cospirazione di qualche tipo in ballo per gli X-Men qualunque cosa io dica, ci sarà una parte del pubblico che penserà che questo è parte di ciò che secondo loro la Marvel ha in serbo per gli X-Men. Ma non è questo il caso. So che la mia partenza faciliterà le cose ai paranoici che credono che gli X-Men abbiano i giorni contati alla Marvel. Non è affatto così. So che non mi crederanno, ma dovrebbero. Se mi conosceste a livello personale, sapreste che non racconto frottole. Lascio perché ho finito di raccontare la mia storia sugli X-Men e ci sono altre cose che desidero fare di più. Mi piacerebbe fare tutte e due le cose, ma non posso. Sugli X-Men ho già lavorato, quindi ora voglio fare quest’altra cosa prima di morire.

È un periodo molto fertile per me e la Marvel. Mi piace molto. I progetti che ho davanti a me per il prossimo anno e oltre sono creativamente gratificanti e impegnativi. Mi piace l’idea che da qui a un anno il mio portfolio creativo sarà completamente differente da quello che avevo cinque anni fa. È molto interessante per me.

Esaminando le tue storie sugli X-Men nel loro insieme, nonostante coinvolgano molti personaggi, si ha l’impressione che tu volessi narrare una storia sul destino di Scott Summers.

Guardians of the Galaxy & X-Men: The Black Vortex Alpha #1, coverMolta gente pensa invece che tutto ruoti attorno a Jean Grey. È buffo. Gli X-Men in generale sono un po’ come il test di Rorschach: ognuno ci vede ciò che ci vuole vedere. Credo questo sia dovuto al fatto che la serie sia talmente universale nel trattare il tema dell’emarginazione che ognuno si proietta appassionatamente in certi personaggi, alcuni molto noti e altri meno. Il lettore crede davvero di vedere se stesso in un certo personaggio. Voi ora menzionate Ciclope, ma nelle mie mail molta gente mi scrive che è tutta una storia incentrata su Jean, O Hank McCoy. Altri affermano perfino che tutto ruoti attorno a Emma, e mi chiedono perché non stia facendo niente con lei.

Ho molte cose da fare prima di poter tirare le fila della storia, ma mi è piaciuto molto lavorare sugli X-Men. È una di quelle serie in cui ti chiedi se avrai qualcosa da dire che non sia già stato detto in precedenza. Gli standard degli X-Men sono altissimi, e sono immensamente fiero delle collaborazioni che ho avuto in questa serie. Sono state splendide, abbiamo sfidato ogni pronostico. C’erano alcuni che non pensavano che le premesse dei Nuovissimi X-Men avrebbero retto per più di sei numeri. L’ho sentito dire a molti. E ora che siamo nel bel mezzo della storia, la gente ha paura che ci sbarazzeremo della premessa. Ha paura che i ragazzi stiano per tornare indietro da dove sono venuti. Quindi dovremo vedere cosa succede in Uncanny X-Men 600, dove tutto giunge al culmine.

Uno degli elementi che influenzeranno i tuoi ultimi numeri di Uncanny X-Men è la conclusione del recente Avengers & X-Men: AXIS. Cosa trovi di interessante sull’impatto che AXIS ha avuto sul mondo degli X-Men?

I fratelli Summers sono la cosa più interessante per me. Anch’io ho un fratello, e conosco bene le dinamiche di questo rapporto. Quando siamo bambini è una cosa, e quando siamo adulti è un’altra. Inoltre, ho avuto raramente la possibilità di trattare il tema dei fratelli nel resto delle mie opere, quindi ero impaziente di approfondire il rapporto tra i due proprio quando si trovavano a un crocevia così importante sia per loro come individui che per tutto il franchise degli X-Men.

Avengers & X-Men Axis #9Alla fine di AXIS, Havok è rimasto nel suo stato invertito. Che effetto fa sceneggiare un Alex Summers invertito? Secondo te che contributo darà alla serie e alle dinamiche tra i personaggi?

L’inversione non riguarda tanto lui, quanto il rapporto tra i due. Sono un grande fan di Havok, ma ho sempre visto i fratelli Summers come Chris e Liam Hemsworth. Entrambi sono stelle del cinema, affascinanti e parte di due grandi franchise… ma è Chris quello che finisce sulla copertina di People, quello dei due che è sempre un po’ più conosciuto. È un po’ così anche per i fratelli Summers. Hanno entrambi un grande talento, entrambi un ottimo aspetto e sono entrambi molto bravi nel loro lavoro, ma Scott è sempre partito da una posizione di vantaggio… ora esamineremo un po’ più da vicino questa dinamica.

Hai anche dovuto affrontare le conseguenze della morte di Wolverine in entrambe le scuole. Secondo te che impatto ha avuto su Ciclope e gli altri X-Men?

Credo che sia una tragedia terribile. Non dimentichiamo che ancora non hanno metabolizzato quella di Xavier, ed ecco che arriva quest’altra tragedia. Credo che nel caso di Wolverine, ci voglia del tempo per accettarlo. Molti pensano: “In qualche modo tornerà. Forse da qualche parte c’è un suo capello che si trasformerà in Wolverine.” Quindi al momento c’è una sorta di negazione, in parte giustificata da alcuni elementi scientifici legati al soggetto in questione. C’è questa sensazione che possa tornare. A mio parere, almeno nel caso di alcuni personaggi, la morte di Wolverine sarà affrontata gradualmente, mescolata al dubbio che possa fare ritorno, ed è così che verranno a patti con questa tragedia.

Che genere di anteprime e anticipazioni puoi fornirci sulle storie che ancora ci attendono?

All-New X-Men #34, copertina di Mahmud AsrarIn All-New X-Men siamo nell’Universo Ultimate, e poi toccherà a Black Vortex. Poi ho già accennato alla mia storia su Utopia, a cui ho alluso fin dal mio primo arco narrativo: arriverà anche quella. Questo ci condurrà al numero #600 di Uncanny, che coinvolgerà anche All-New X-Men. In Uncanny accadono così tante cose negli ultimi due numeri che ho paura a dire qualsiasi cosa. Succedono molte cose che alterano drasticamente la situazione. Alla fine del numero #31, il nostro editor Mike Marts mi ha chiamato e ha detto “Per la miseria! Cosa è questa storia?!” Io gli ho chiesto: “Possiamo fare una cosa del genere?” E lui mi ha risposto “Sì, possiamo farlo.” E così è andata.

Uncanny #33 sarà un numero che i fan adoreranno, perché è la cosa più vicina che ho scritto a una storia richiesta a furor di popolo. In un numero passato, il 25, avevamo un’immagine/poster di Kitty e Magik come cacciatrici di mostri. Quando è arrivata ho detto: “Dovremmo farlo! Dovremmo fare una serie su Kitty e Magik cacciatrici di mostri.” L’ho detto per scherzo, ma fino a un certo punto, perché quando vedi l’illustrazione vuoi davvero saperne di più. Il consenso che abbiamo ottenuto con il numero #25 è stato: Hank McCoy può bruciare all’inferno, dateci una testata su Kitty e Magik che combattono mostri e dinosauri! E allora abbiamo accontentato i lettori.

Parliamo di Magik, Ci sembra di capire che sei particolarmente interessato al suo personaggio.

Sì, ci sono vari personaggi, non solo Magik, a cui sono affezionato e verso cui provo empatia. Lei è senz’altro uno di questi, e avrà molte cose da fare nei prossimi numeri. Sarà coinvolta in molti eventi. Mi piace il fatto che si sia addestrata con il Dottor Strange in passato, e che la cosa abbia un seguito. È qualcosa che è piaciuto anche a molti lettori.
Gli X-Men tendono a annidarsi in una nicchia tutta loro dell’Universo Marvel. Sembra quasi che abbiano un loro universo o una casa editrice a parte. C’è l’Universo Marvel e poi c’è quello degli X-Men. Credo che a volte questo sia un errore, e mi piace trovare dei modi per riportarli all’interno dell’Universo Marvel vero e proprio. Il legame tra Magik e il Dottor Strange è uno, l’ingresso di Bestia negli Illuminati è un altro. Avvicinare questi mondi è una cosa che mi piace fare, e Magik è stata una scelta ovvia al riguardo.

Parliamo del contenuto della storia del numero #600. Riuscirai a chiudere tutte le trame che hai avviato quando arriverà il numero fatidico? Nei recenti annual di Uncanny e All-New hai suggerito che una delle trame più importanti in arrivo coinvolgerà Bestia.

All-New X-Men Annual #1Quegli annual diventeranno sempre più importanti man mano che Uncanny si avvicinerà al numero #600. Potremmo definire Uncanny #600, in assenza di un termine migliore, il processo di Hank McCoy. Ma non nel senso del Processo di Jean Grey. Non ci saranno giudici o tribunali. Hank è stato colui che ha dato il via al mio ciclo narrativo. Accadranno cose grosse che coinvolgeranno Hank nel crossover Black Vortex e oltre, fino al numero #600. Anche se a volte i riflettori sono stati puntati su Jean, Scott e altri elementi, da un certo punto di vista, questa è stata la storia di Hank McCoy.

Ci pare di capire che il numero sarà anche una specie di celebrazione degli autori che ti hanno preceduto, che potrebbero contribuire con delle storie aggiuntive?

Sì, ci sono un paio di cose che bollono in pentola, non sono sicuro di cosa sia lecito anticipare, ma ho fatto io un paio di richieste per alcuni creatori del passato, e spero che altri che sono ancora con noi si uniscano a loro volta.

Guardandoti alle spalle, quali sono i tuoi momenti migliori dell’esperienza sugli X-Men?

I collaboratori. I numeri non hanno mai avuto un aspetto meno che fantastico. Erano tra i migliori disponibili sul mercato. Ne sono sempre stato entusiasta. Ho lavorato con artisti con cui avevo già lavorato in passato, ma in contesti diversi, e ho lavorato con artisti completamente nuovi. E tutti hanno dato il massimo credo che Stuart abbia definito un livello che tutti hanno disperatamente cercato di eguagliare o di superare. E questo ha reso l’esperienza elettrizzante. È stato molto emozionante.

Come ho già detto in altre occasioni, l’idea di portare gli X-Men originali dal passato al presente non è stata mia. Era un’idea che avevo sentito nelle riunioni, ed ero dispiaciuto dal fatto che nessuno voleva farla, perché era una storia che avrei voluto leggere. Ora quella storia esiste, e ne sono molto soddisfatto. È uno di quei concetti che soltanto gli X-Men possono reggere. È una premessa talmente forte che altre serie vacillerebbero sotto il suo peso. Gli X-Men invece riescono a reggerlo, e non potrei essere più felice del fatto di essere potuto partire con questa follia, trasformarla in realtà e mettere i personaggi al centro di ogni cosa.

C’è qualcosa che ti mancherà della tua gestione degli X-Men?

uncannyx-men23cover-fe307Mi mancherà moltissimo la passione che suscitano questi personaggi, perfino quella di gente che proclama di odiarmi visceralmente, ma legge ogni numero. Insomma, se uno mi odia veramente, smette di leggere la serie dopo i primi numeri. Se continui a leggere, vuol dire che anche se pensi di odiarmi, in realtà non è così. Gradualmente verrai a patti con la cosa. So bene come funziona, è così anche per me. A un certo punto, finisci per ammettere che c’è qualcosa che ti piace. Ho apprezzato da morire ogni lettera, firmata o anonima che sia, che mi parlava di Scott Summers e degli altri personaggi. E mi mancherà molto il fatto che gli X-Men significhino tantissimo per i lettori che devono ancora trovare una loro identità sessuale, o cercano qualcuno che li rappresenti all’interno della storia. Anche se certe cose non sono dichiarate apertamente negli X-Men, alcuni lettori ne colgono l’essenza, e questa è un’altra cosa che ho apprezzato e che mi mancherà.

Chiudiamo il cerchio e parliamo del fatto che la tua uscita dagli X-Men non significa necessariamente che tu stia per chiudere con la Marvel o i fumetti in generale.

Questa è una domanda che mi fanno in molti su Tumblr. Non rispondo tutti i giorni perché non voglio sembrare ripetitivo, ma molta gente crede che io stia per andarmene. Da qualche parte, in una community, qualcuno deve avere buttato là l’idea che sto per lasciare la Marvel o i fumetti, e il fatto che ora io lasci gli X-Men finirà inevitabilmente per esacerbare quella voce.

Il mio abbandono degli X-Men subito prima di Secret Wars solleva sicuramente molte altre domande su ciò che Secret Wars è in realtà e su quelle che saranno le conseguenze della sua conclusione. Posso dirvi che so con precisione cosa verrà dopo Secret Wars e che sono molto emozionato al pensiero. Volevo collocarmi in una posizione che fosse quella perfetta per gustarsi l’Universo Marvel post-Secret Wars, qualunque esso sia. E queste nuove opportunità mi consentiranno di fare proprio questo.

 

Traduzione a cura di Fiorenzo Delle Rupi

 

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Fonte: CBR