Contest of ChampionsContest of Champions è uno dei più curiosi progetti attualmente sul piatto della Marvel Comics: un fumetto che da un lato riprende una famosa miniserie del passato mediamente remoto della casa editrice, risalente a un’epoca decisamente più ingenua del fumetto supereroistico, mentre dall’altro si connette alla crossmedialità contemporanea, dato che si intreccia a doppio filo con il successo del videogame per piattaforme mobile dallo stesso titolo.

Vi abbiamo già parlato di questa serie in arrivo a ottobre, affidata alle matite di Paco Medina e alla penna di Al Ewing. Proprio lo sceneggiatore è stato recentemente intervistato da Comic Book Resources. Ecco le sue principali dichiarazioni.

 

Avevo voglia di divertirmi. Grandi battaglie, possibilità di pescare personaggi dall’immenso roster Marvel, di crearne di nuovi, di scrivere roba insolita. Sto scrivendo un fumetto che si collega in maniera diretta al Marvel Universe, ma rimane giocoso e svagato. Uno strano miscuglio in cui è fondamentale una grande libertà creativa.

Ci sarà spazio per momenti molto emotivi e addirittura per qualche mistero nascosto nella trama. Abbiamo rapito alcuni sfortunati personaggi per renderli aggiunte fisse al cast. L’idea è che ci siano delle presenze fisse e che gli “evocatori” che guidano il gioco di Contest of Champions possano richiamare altri personaggi Marvel per dar loro manforte. Essenzialmente, saranno gladiatori nell’arena, costretti a combattere fino alla morte.

Immaginate di poter evocare qualunque supereroe in una nicchia spaziotemporale, per poi rimandarlo indietro nella sua realtà senza che possa nemmeno ricordarsi quel che gli è successo. Facile pensare a momenti emotivi, difficile risolvere il mistero. Come si sfugge a una cosa del genere? Come si mette fine al gioco?

GuillotineDietro all’enorme torneo ci saranno gli Anziani dell’Universo, tra cui il Collezionista e il Gran Maestro, guidati ognuno da un singolo bisogno, da una necessità compulsiva. Il che, secondo Ewing, li rende personaggi interessantissimi: enorme potere cosmico, dedicato a un solo inevitabile proposito. Il motivo per cui si trovino alle prese con Contest of Champions verrà rivelato passo passo durante la storia.

La sfida è tra il Maestro, uno dei due evocatori di eroi, e un giocatore misterioso. Il primo controlla eroi e villain dall’Universo Marvel principale, il secondo una serie di personaggi provenienti da realtà alternative. Il tutto assumerà molto presto una dimensione inevitabilmente metafumettistica, che trovo molto divertente. Sappiate che vi mostreremo qualche personaggio che non vi aspettavate assolutamente di rivedere. Pare che le regole permettano di evocare anche i morti, a volte.

Comunque i personaggi fissi sono nei guai. Chi sbaglia e perde muore per davvero. Le guest star pescate dalle rispettive realtà sono mediamente al sicuro. Sconfitte, tornano al loro spaziotempo, magari malmesse e senza memoria. Il che, prima o poi, farà venire dei dubbi a qualcuno, provocherà domande, dubbi, indagini, reazioni da parte del Marvel Universe. E così avrà inizio la serie di conseguenze provocate da ciò che accade nell’arena, nel Battlerealm.

Un reame nato dai cataclismi di Secret Wars, ha spiegato Ewing, in cui le leggi della fisica sono del tutto alterate e in cui ogni cosa è sorta a partire dal materiale cosmico noto come Iso-8, che i videogiocatori dovrebbero conoscere molto bene. Ewing ha promesso connessioni tra questo materiale, Ultimates e addirittura con i suoi Mighty Avengers. Un cortocircuito tra prodotti videoludici, trame in atto e vecchie storie che potrebbe risultare interessante quanto terribilmente forzato. Staremo a vedere.

 

 

Fonte: Comic Book Resources