Quando emerge una dichiarazione di Alan Moore, sia i suoi ammiratori che i suoi critici sanno che le parole del Bardo di Northampton faranno discutere. È così anche in questo caso, sebbene l’intervento del celebre autore di Watchmen e Batman: The Killing Joke stavolta sia permeato, oltre che di una vena polemica, anche di una sana essenza di pragmatismo e di buon senso.

Intervenuto a sostegno di una protesta locale per la chiusura di una biblioteca, Moore ha colto l’occasione per dare alcuni consigli ad aspiranti ed emergenti scrittori desiderosi di ottenere qualche parola di guida dal maestro. Moore ha elargito molti consigli di stampo tradizionale (scrivere ogni giorno, essere autocritici, non preoccuparsi del ritorno economico quando si crea e così via); al momento di addentrarsi nelle questioni puramente editoriali, tuttavia, ha avuto parole molto nette e inequivocabili sulla grande editoria e sulla strada migliore da percorrere per un aspirante autore:

Molti degli autori più famosi e popolari di oggi non hanno niente a che vedere con la scrittura. L’industria è un disastro, pubblicare qualcosa oggi è impossibile. Conosco degli autori geniali che non riescono a far pubblicare le loro opere. La soluzione? Siate gli editori di voi stessi. Non affidatevi a nessun altro e pubblicate le vostre opere da soli.

Non solo l’ovvia critica alle grandi case editrici, ma anche un endorsement alle pratiche di self-publishing che specialmente negli ultimi tempi hanno iniziato a costituire un’alternativa percorribile alle vie editoriali più tradizionali, endorsement che venendo da un nome come quello di Moore potrebbe dare un interessante contributo a questa pratica. Va specificato che l’intervento di Moore in questione risale a tempo addietro (si tratta di un discorso tenuto nel 2011), ma solo in queste ore il filmato in questione è stato reso pubblico e messo in circolazione (potete vederlo qui sotto).

 

 

 

Fonte: io9