Alla vigilia del debutto di All-New, All-Different Avengers, la Marvel dedica una breve intervista e una gustosa anteprima al disegnatore Mahmud Asrar, compagno di lavoro di Mark Waid e Adam Kubert nella gestione del nuovo team di Vendicatori e di una delle testate fondamentali della nuova architettura narrativa della Casa delle Idee.

 

All-New, All-Different Avengers #1, variant cover di Mahmud AsrarMark [Waid] e io abbiamo già lavorato assieme, per breve tempo. Non vedevo l’ora di avere una seconda occasione e non poteva capitarmene una migliore. Ci sono scrittori che a volte realizzano grandi storie, a volte meno: Mark è uno di quelli che riesce sempre nell’impresa.

Adam [Kubert] è uno dei miei eroi da una vita e l’originalità innovativa del suo storytelling è da sempre fonte di ispirazione. La possibilità di disegnare sulla sua stessa serie è semplicemente una gioia.

Cerco di non farmi influenzare dal look percepito come canonico dei personaggi, quasi tutti terribilmente iconici, che abbiamo a disposizione e di mantenere una prospettiva obbiettiva su ognuno di loro. Mi piace godermi le differenze tra loro e metterne in luce l’identità visiva, anche perché la squadra è talmente varia che non mancano le possibilità.

Sono molto concentrato sui particolari quando lavoro a una serie e la mia prima preoccupazione è trovare il giusto ritmo narrativo. Cosa che di solito realizzo nei momenti di pausa dal lavoro, come una specie di illuminazione, come se improvvisamente realizzassi che non sto lavorando a un fumetto qualunque, ma a una storia particolare che ha bisogno di un racconto sequenziale adatto. Ed eccolo lì.

Per quanto riguarda All-New, All-Different Avengers, credo che la chiave sia capire che i componenti del gruppo non hanno ancora familiarità reciproca, si conoscono ben poco e sono divisi tra veterani e novellini. Il che crea delle dinamiche narrative interessantissime per me, molto divertenti da mettere in scena. Grazie a questa situazione, quasi in ogni pagina ho l’occasione di sottolineare in qualche modo il naturale contrasto che si crea tra loro, che sia una scena tranquilla o una di battaglia.

 

Fonte: Marvel