Dopo l’annuncio-lampo della nuova serie di Star Wars dedicata a Darth Vader è tempo di scoprire più nel dettaglio quali oscure avventure hanno in serbo per il neonato Signore dei Sith Charles Soule e Giuseppe Camuncoli.

 

 

Soule rivela alcune delle tematiche portanti della nuova serie Marvel in partenza a giugno, tra cui le differenze con la vecchia serie di Kieron Gillen, la natura “incompleta” di un Darth Vader appena risorto e l’importanza del contributo artistico di Giuseppe Camuncoli.

 

Darth Vader #1, copertina di Chris SamneeLa serie inizia un secondo dopo la fine de La Vendetta dei Sith. Darth Vader è rinchiuso nella corazza per il resto della sua vita, o per buona parte di essa. Soltanto ora inizia a rendersi conto del nuovo status quo e di ciò che esso implica. Ha gridato “No!” come lo vediamo fare nel film, e riprendiamo la sua storia esattamente dal quel punto. Lo vedremo venire a patti con questa situazione. Dovrà imparare a essere più macchina che uomo. Lo vedremo muovere i primi passi in modo molto, molto interessante agli albori della sua storia e del suo mito.

Il primo arco narrativo ruota attorno alla costruzione della sua spada laser rossa. Alla fine de La Vendetta dei Sith, è evidente che perde la sua spada laser blu quando viene mutilato, e Obi-Wan se ne impossessa per poi tramandarla a Luke in seguito. Quindi abbiamo un personaggio che è noto per brandire una spada celebre, una sorta di spada magica rossa, ma che ancora non ne è in possesso. Quale modo migliore di iniziare una nuova serie che non con una cerca per una spada magica? Esploreremo almeno entro certi limiti la mitologia delle spade laser, e sarà molto divertente. Sono fortunato a poter narrare questo pezzo della storia. Sembra un pezzo del puzzle molto importante per Darth Vader.

Nella serie di Kieron avevamo un uomo che svolgeva quel ruolo da molto tempo e si era abituato alla realtà della sua situazione. Il mio Vader è diverso. In questa nuova serie il fuoco dell’odio e della collera arde molto intensamente, il personaggio deve ancora riprendersi da ciò che gli è successo. Deve riuscire a capire e stesso, mentre nella serie di Gillen, Vader era una sorta di coccodrillo anziano, in circolazione da molto, molto tempo, e privo di vere sfide o veri nemici. Ovviamente c’erano delle sfide anche in quella serie, ma si parlava comunque di qualcuno che era molto, molto sicuro del suo posto nell’universo e nella galassia.

In questa serie, invece, abbiamo qualcuno che non è affatto sicuro di cosa gli riservi il futuro. Non sa nemmeno se sarà vivo tra due settimane o tra 40 anni. Non sa che aspetto avrà la sua vita di tutti i giorni e non sa qual è il suo scopo. Quindi cercherà di capire tutto questo, che vita lo aspetta senza Padme, cosa significhi essere un Signore dei Sith, è tutto nuovo per lui. E lo vedremo anche esplorare il Lato Oscuro in maniera palese, senza che debba vergognarsene o tenersi nascosto dai Jedi. Ora può veramente andare fino in fondo.

Darth Vader #2, copertina di Chris SamneeCercherò di descrivere un Vader simile a Jason di Venerdì 13. Quando entra in una stanza, sembra quasi che dia la caccia a qualcuno. Abbiamo visto questo suo aspetto alla fine di Rogue One: il modo in cui affronta quel combattimento è puro Darth Vader. Ma in Rogue One ha affrontato quel genere di combattimenti per anni. Nella nostra serie, Vader è ancora a metà strada. Deve ancora capire come usare la sua armatura, mentre prima era abituato a combattere come un Jedi, in uno stile che prevedeva mille acrobazie e cose del genere.

Conosco i lavori di Camuncoli soprattutto grazie a Spider-Man, credo che lui sia nato per disegnarlo. E Spider-Man è un personaggio molto acrobatico. Ora invece è molto interessante vederlo disegnare un personaggio che è quasi un camion con una maschera, che passa da una scena all’altra a passo molto lento, metodico e inarrestabile. Vader sa comunque essere veloce, è comunque molto potente, ma i suoi movimenti sono movimenti di un tipo molto diverso. Inoltre c’è bisogno di intuire le emozioni correlate alle sue attività, perché c’è il desiderio di riuscire a vedere oltre la maschera e capire cosa sta pensando e cosa sta provando. C’è il desiderio di sentire la sua rabbia. Quando ti guarda, vuoi capire se sta per strangolarti, se è confuso, o se prova altre emozioni. Ma di default sarebbe un uomo privo di espressioni facciali. Non può averne, perché indossa una maschera. Ma fortunatamente, avendo Camuncoli come disegnatore, so che sarà in grado di trasmettere tutto questo.

 

 

Fonte: IGN