Dev’essere una soddisfazione per Nick Spencer, arrivare, in tempi tutto sommato piuttosto brevi di permanenza in casa Marvel, al suo primo evento importante. Ed è decisamente importante Secret Empire, perché figlio di storyline costruite su almeno quattro serie diverse, architettate dall’autore che solo qualche mese fa avremmo definito emergente e, soprattutto, per nulla convenzionali, dato che vedono al loro nucleo un Capitan America di colore e fuori dal coro, Sam Wilson, e un Cap traditore affiliato all’Hydra, interpretato da Steve Rogers.

Secret Empire è figlio di una narrazione inaspettata che ha scatenato polemiche, che è piaciuta moltissimo agli addetti ai lavori e che molti hanno indicato come uno dei migliori prodotti Marvel degli ultimi mesi, non proprio brillantissimi anche a causa di una generica delusione per Civil War II.

Ecco perché un po’ tutti i fan si augurano che sia all’altezza e che sia un successo. In primis, ovviamente, Nick Spencer stesso, che ha parlato dell’argomento su Comic Book Resources.

 

Secret Empire #4, copertina di Mark Brooks

Civil War II: The Oath è stato il nostro primo sguardo al corso degli eventi per come sono andati negli ultimi mesi, il primo indizio sulle ragioni per cui Steve pensa quel che pensa del mondo e di se stesso, nonostante non ci sia molta congruenza tra i suoi flashback e la realtà dei fatti. Ora, in Secret Empire #0, avremo la risposta finale a tutti i dubbi sull’argomento e sapremo, in breve, tutto quel che c’è da chiarire sullo Steve affiliato all’Hydra.

La nostra storia non ha mai ignorato quanto Rogers possa essere pericoloso, ha sempre sottolineato quel che tutti sappiamo di lui: è il miglior stratega, il miglior leader dell’Universo Marvel. Pochi sono efficienti quanto lui, in proporzione. Da eroe, difficilmente rimane senza risorse e ha guidato al successo gli Avengers una quantità impossibile di volte.

Ovviamente, queste qualità sono altrettanto preziose ora che sono volte al male e, dato che l’uomo non è più tenuto a freno da concetti quali la compassione, la pietà e la benevolenza, ora si aprono possibilità inquietanti riguardo a quel che è disposto a fare per ottenere ciò che vuole. Steve ora è guidato solo dalla volontà di rendere più forte l’Hydra.

 

Spencer ha confrontato brevemente il crossover Avengers: Standoff con l’evento che ci attende. Non paragonabili, giustamente, per entusiasmo ed emozioni scatenate nell’autore che, in questo caso, si trova per la prima volta in trincea, alle prese con un evento estivo lungo e complesso che lo mette direttamente sotto i riflettori. Sin da quando ha proposto la storyline di Steve Rogers affiliato all’Hydra, lui e Tom Brevoort sapevano che sarebbero arrivati a qualcosa di simile e la voglia di raccontare questa vicenda era enorme.

 

Secret Empire #5, copertina di Mark Brooks

Si tratta della concretizzazione di mesi e mesi di storie, della naturale conseguenza di quel che abbiamo raccontato su Captain America: Sam Wilson, Captain America: Steve Rogers e Avengers: Standoff. Niente di più e niente di meno che la logica conclusione di questa lunga storia.

Secret Empire è un evento Marvel, il che significa che vedrete coinvolti quanti più elementi possibili del suo universo narrativo, anche perché ho l’occasione di utilizzare soluzioni che non rientrano nelle storie di Cap che scrivo generalmente. Sappiamo che Steve sta trattando con i Chitauri, coinvolti nel suo piano per scatenare il caos e trarne vantaggio, mettendo pressione alle persone di potere che gli hanno dato e garantiscono la sua autorità. Chissà cosa accadrà al loro arrivo sulla Terra.

Gerry Duggan sta facendo un lavoro fenomenale nel mettere delle pedine importanti sulla scacchiera, sia su Uncanny Avengers che in Deadpool. Wade sarà coinvolto in maniera importante, così come la Squadra Unione. Se volete avere davvero il quadro completo, in tutti i particolari, vi raccomando la lettura di queste due serie.

Per ora, stiamo cercando di mantenere un certo riserbo sui pezzi grossi del cast dell’evento, anche perché molti di loro non sono mai stati protagonisti di una storia paragonabile e non sarebbe giusto anticipare troppo al pubblico. Posso dire che Secret Empire, al suo nucleo, rimane una storia di Cap, ma è anche una storia di Avengers, X-Men, Inumani, Champions, Difensori e Guardiani della Galassia. Se siete fan di questi personaggi, c’è molto per voi, qui dentro.

 

Spencer ha quindi parlato dei one-shot come di una lettura importante per comprendere tutti gli eventi di Secret Empire, come, ovviamente, gli albi dedicati a Steve Rogers e Sam Wilson sulle rispettive serie. I tie-in migliori, avvisa, sono sempre quelli in cui si riesce a spiegare il significato dei grandi momenti delle serie evento. Ed è proprio questa la funzione degli albi di questo genere, sia autoconclusivi che seriali.

 

Alla vigilia del debutto, devo dire di non sapere cosa aspettarmi. Vedere le reazioni dei fan nei mesi di preparazione all’evento è stato divertente. Ma ora ci si chiede come reagiranno alla storia vera e propria, se sentiranno la fatica delle storyline passate. Posso solo dire che credo che questi eventi siano storie come le altre. Il metodo in cui vengono consegnate al pubblico non conta e non credo esista un formato che non funzioni.

Quel che importa è che la nostra sia una buona storia e sono fermamente convinto che questa lo sia e che la gente sia sinceramente entusiasta e risponderà bene alla lettura. Più di questo, non possiamo fare. Sono contento che sia ormai tra noi e, ovviamente, ho gli occhi puntati sul primo numero. Ho la sensazione che il pubblico apprezzerà. Non vedo l’ora.

 

Una mano importante, ovviamente, giungerà dai disegnatori della serie. Daniel Acuna, Steve McNiven, Andrea Sorrentino e Leinil Yu sono le firme importanti che vedremo su Secret Empire. Una lista da sogno, per Spencer, che si dice onorato di collaborare con loro e di aver goduto di una coesione e uno spirito di corpo fra gli artisti che ha fatto sì che la rotazione dei team creativi fosse una forza e non un handicap per la storia.

 

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Fonte: Comic Book Resources