Una nuova serie dedicata alla Doom Patrol, come dovreste sapere, ha fatto il suo debutto per Young Animal. Porterà in calce le firme di Gerard Way e Jeremy Lambert ed è stata descritta dal primo, timoniere dell’etichetta DC Comics, come una dose di bizzarria e positività cosmica.

A quanto pare, rispetto all’effimera ma sperimentale testata che abbiamo visto nascere nel 2016, i toni saranno molto più leggeri e scanzonati. La storia, intitolata Weight of the Worlds, ha debuttato ieri nelle fumetterie americane.

Way e Lambert hanno rilasciato alcune dichiarazioni in merito a Newsarama:

 

Doom Patrol: Weight of the Worlds #1, copertina di Nick Derington

Way – Dopo l’esperienza dei primi due archi narrativi e aver cercato di dar vita a una storia di grandi dimensioni, con tutti quei punti di connessione e quegli elementi interdipendenti, era molto importante per me alleggerire il carico e non infilarmi in un progetto troppo macchinoso. Ovviamente, ci sarà una coerenza narrativa in questo nuovo ciclo, ma non sarà il nostro focus principale. Vogliamo che ogni singolo albo funzioni da sé, che sia quasi autoconclusivo, a suo modo. Ma soprattutto vogliamo divertirci e non caricarci di stress, non ragionare in eccesso. Ci sarà grande assenza di eccesso razionale, in questo arco.

Io e Jeremy siamo diventati amici perché siamo entrambi dei giocatori. A tutti e due piace Warhammer, entrambi giochiamo a Dungeons and Dragons e cose così. E poi mi piace un sacco come persona. Ho letto molti dei suoi lavori e mi piace molto il suo modo di raccontare. Ho pensato che avere un collaboratore per questo ciclo narrativo sarebbe stato molto divertente. Mi piace un sacco il modo in cui tratta i personaggi ed è una gioia lavorare con lui nello stesso ufficio. Ognuno ha la propria scrivania e ci lanciamo le idee da una parte all’altra. Lavoriamo come se fossimo un documento condiviso vivente che ognuno dei due può modificare in ogni momento. Un bel modo di scrivere fumetti.

Doom Patrol: Weight of the Worlds #1, variant cover di Nick Derington

Lambert – Per me, lavorare con Gerard è un sogno che si avvera, anche perché sono un grande fan della Doom Patrol. Abbiamo una sensibilità narrativa molto simile, grazie ai giochi che facciamo assieme. Generalmente, lavoriamo in maniera estremamente naturale alle nostre sceneggiature. Scrivere con il nostro metodo aiuta moltissimo, perché crea un rapporto molto collaborativo e consente di avere discussioni continue.

Way – La storia che stiamo mettendo assieme è in continuità con il ciclo precedente, ma ha molto di nuovo. Vi aggiorneremo sullo status di tutti i personaggi e lo faremo in fretta, perché ho sempre molta fiducia nelle capacità di comprensione dei lettori, quindi aspettatevi indicazioni molto rapide e poi via, nel cuore della storia.

Vedremo Cliff Steele in forma umana per la prima volta dai tempi dell’incidente, credo. Non conosco tutta la continuity delle vecchie storie, quindi non so se sia mai stato umano per brevi periodi, ma eccolo qui. E dovrà adattarsi alla cosa. La vita sarà un po’ diversa. Da robot è un po’ un duro chiacchierone. Ora che è umano lo vedremo più riservato. Sarà una cosa nuova per lui.

 

Luoghi diversi per ogni avventura e in ogni numero, quindi situazioni estremamente differenti negli albi saranno oggetto della narrazione. La Doom Patrol è attualmente senza casa, nello spazio, e ha avvisato l’universo che è disponibile ad aiutare chi ne ha bisogno.

 

Lambert – Con queste storie vogliamo mettere assieme un sacco di energia positiva, tutta quella che riusciamo, per poi infonderla negli albi. Si tratta di un obiettivo molto importante per noi, specialmente per il modo in cui abbiamo progettato l’arco narrativo, dall’inizio alla fine.

 

 

James Harvey sarà alle matite dei primi due numeri di Doom Patrol: Weight of the Worlds. Dopodiché, diversi artisti si alterneranno nel ruolo di disegnatore. Way, che dice di voler sempre scrivere mettendosi al servizio di chi realizza le tavole, afferma che molte delle scelte fatte nei primi due numeri di questa serie sono motivate proprio dalla presenza di Harvey, sapendo che avrebbe realizzato versioni pazzesche di certe scene e certi personaggi.

In chiusura, nelle vesti di direttore di Young Animal, Way ha anche parlato delle due nuove serie che verranno lanciate sotto l’egida dell’etichetta: Collapser e Far Sector.

 

Collapser #1, copertina di Ilias Kyriazis

Way – Collapser nasce da un’idea di Sean Simon e mio fratello, Mike Way, i quali ci hanno lavorato su per un po’. Hanno sviluppato un progetto insieme per la DC Comics e, man mano che ci lavoravano sopra, hanno capito che il vero protagonista della vicenda sarebbe cambiato: un tizio con un buco nero dentro il proprio corpo. Quindi sono tornati indietro e hanno stravolto la trama.

Io ho adorato il soggetto, quindi ho deciso che avrei voluto occuparmene. Era perfetto per Young Animal, soprattutto perché tratta il tema dell’ansia.

Far Sector deriva dal fatto che sono un grande appassionato di N.K. Jemisin, da quando ho letto la trilogia di The Inheritance. Adoro il suo lavoro. Ho pensato, parlando con un amico, che sarebbe stata perfetta per scrivere delle storie di Lanterna Verde. Quindi l’abbiamo contattata e le abbiamo chiesto se fosse interessata. Ha detto di sì, per nostra grande fortuna.

Si tratta di due storie molto diverse, ma entrambe molto alternative. Vedrete una versione molto diversa dal solito di Lanterna Verde e una storia di fantascienza nello spazio molto bizzarra su Collapser.

 

Far Sector #1, copertina di Jamal Campbell

 

 

Fonte: Newsarama