Lo scorso fine settimana è andata in scena ALEcomics 2017, terza edizione del festival del fumetto di Alessandria che ha confermato il costante trend di crescita: l’evento ha infatti segnato un nuovo record di presenze, 22.000, rispetto alle 17.000 del 2016 e alle 10.000 del 2015.

Un successo che si spiega non solo con la sempre più vasta offerta di intrattenimento, che va dai giochi più tradizionali (di ruolo, da tavolo, di carte) ai videogame, dalle mostre ai cosplayer, dagli spettacoli musicali ai contest di vario genere; ALEcomics è stata in grado di presentare di volta in volta una passerella di autori sempre più ampia, proponendo al pubblico grandi nomi del Fumetto italiano.

Andiamo a scoprire gli ospiti di quest’anno attraverso le conferenze che si sono tenute sabato 23 e domenica 24 nella splendida cornice della Cittadella fortificata di Alessandria. Chi vi scrive, insieme al collega Giuseppe Galeani, ha moderato gli incontri che andiamo brevemente a raccontare.

 

Alessandro Bignamini e Simone Garizio

 

Cominciamo con il primo panel di sabato, Dragonero: il realismo nel Fantasy a fumetti, a cui hanno partecipato Alessandro Bignamini, illustratore dell’ultimo Speciale del Varliedarto, La principessa delle sabbie, e Simone Garizio, colorista di Dragonero Magazine 2015.

Nel corso della piacevole chiacchierata, abbiamo appreso da Bignamini che sarà parte del team creativo della serie regolare, ma nutre la speranza di poter lavorare anche sulla nuova collana per adulti dedicata al giovane Ian Aranill che debutterà con Senzanima a Lucca Comics & Games 2017.

Il giovane Garizio ci ha invece confessato che lo vedremo presto come disegnatore nella linea young, Dragonero Adventures, attesa anch’essa al debutto alla fiera toscana.  

 

Luigi Piccatto e Corrado Roi

 

Il panel che ha fatto subito seguito è stato riservato a uno dei maestri del Fumetto italiano, Corrado Roi: il Signore delle Ombre, da Dylan Dog a UT, con la graditissima improvvisata di un altro gigante di Sergio Bonelli Editore: Luigi Piccatto, che a metà panel è comparso tra il pubblico. Si è disquisito di Settima e Nona Arte, dell’ultimo albo dell’Indagatore dell’Incubo arrivato in edicola – Il bianco e il nero, sceneggiato da Paola Barbato – e ovviamente di UT.

Il prequel dell’opera creata da Roi insieme alla scrittrice lombarda, UT: L’Inizio, sarà un cartonato autoconclusivo che scioglierà la maggior parte dei dubbi e delle domande volutamente sollecitate dalla miniserie originale, mostrando soluzioni alternative allo schema classico della tavola bonelliana.

Abbiamo inoltre appreso che è in discussione con un regista e attore la trasposizione teatrale di uno degli episodi di UT. Ma non finisce qui: Roi disegnerà una delle storie del nuovo corso di Morgan Lost, una di Dampyr e ci ha rivelato di essere già al lavoro sulla storia di un personaggio inedito, un soggetto ambientato in Piemonte: un progetto ancora in divenire che potrebbe presto tradursi in realtà.

 

Daniele Statella, Fabrizio De Fabritiis, Giuliano Piccininno ed Emiliano Santalucia

 

La domenica si è aperta con Masters of the Universe, quando il Fantasy incontra la Fantascienza. I disegnatori Daniele Statella (Dampyr), Giuliano Piccininno (Dampyr) e Fabrizio De Fabritiis (Dragonero), presenti sul palco insieme a tanti altri colleghi, hanno dedicato un portfolio e una mostra ai Dominatori dell’Universo.

Con un esperto del settore quale Emiliano Santalucia, concept e toy designer per la Hasbro, nonché presidente di The Power and The Honor Foundation, abbiamo potuto sviscerare l’argomento e soddisfare ogni curiosità dalla platea su quello che rimane oggi un brand “dormiente” sul mercato del giocattolo, ma molto attivo su quello del collezionismo. 

 

Luca Salvadei, Fabio Piacentini, Federico Memola e Gino Vercelli

 

A metà pomeriggio l’attenzione si è spostata su Martin Mystère: la vecchia e la nuova vita del Detective dell’Impossibile. L’incontro ha messo di fronte le due attuali interpretazioni del personaggio: quella tradizionale di Alfredo Castelli e quella moderna di Le Nuove Avventure a Colori, voluta da Castelli ma affidata ai Mysteriani. 

Se ne è parlato con Gino Vercelli (Martin Mystère), Fabio Piacentini (Martin Mystère, Martin Mystère: Le Nuove Avventure a Colori), Federico Memola (Zona XMartin MystèreJonathan Steele) e Luca Salvadei, presidente dell’AMYS (Amici di Martin Mystère). La versione più giovane e in policromia di Martin ha riscosso un incoraggiante seguito di lettori, sia veterani che neofiti, è stato dichiarato con soddisfazione. Molto probabilmente la scommessa verrà rinnovata con una seconda stagione: manca solo la firma del contratto.

A chiudere la domenica è arrivato l’incontro Morgan Lost 2.0: il rilancio di Morgan Lost con Claudio Chiaverotti, accompagnato dall’artista Cristiano Spadavecchia (Magico Vento, BrendonMorgan Lost).

Il nuovo corso del cacciatore di serial killer non sarà un reboot, ha voluto sottolineare il suo creatore, ma in continuity con il fumetto pregresso. Sarà una storia più serrata e dal taglio ancora più adulto; inoltre verrà dato più spazio agli iconici villain, così come a comprimari vecchi e nuovi. Si partirà con un formato diverso e un albo numero zeroDark Novels: questo non sarà il titolo del brossurato, ma il sottotitolo dell’intera seconda stagione, per la quale sono previsti lo stesso numero di uscite della prima.

Ultima chicca: una copertina variant, tutta da scoprire, è prevista per Lucca Comics & Games.

 

Cristiano Spadavecchia e Claudio Chiaverotti