Gli intrecci di realtà di Spider-Verse e Secret Wars andranno definitivamente perduti con la fine dell’evento che sta scuotendo le fondamenta stesse dell’universo Marvel? Pare di no, almeno finché ci sarà Web Warriors, la serie di Mike Costa e David Baldeon che, da novembre, racconterà le gesta di Spider-Gwen, Spider-Girl, Spider-Man Noir, Spider-Man India, Spider-Man UK e Spider-Ham. Volete saperne di più? Ecco il succo dell’intervista che autore e disegnatore hanno concesso a Marvel.com.

 

Web Warriors #1, copertina di David BaldeonCosta – Ho voluto tornare al multiverso di Spider-Verse, perché trovo che sia il genere di idea che può esistere solo in un fumetto di supereroi. Un distillato di continuity, galassie lontane e complessità, mescolate in una singola idea tanto facile da capire quanto totalmente folle. C’è un’infinita quantità di gente con poteri da ragno a protezione di un numero illimitato di mondi e noi cerchiamo di farli interagire tra loro il più possibile.

Per quanto mi riguarda, significa scrivere un fumetto sull’idea platonica di eroismo. Con una premessa del genere, se anche solo riesco a rendere ogni numero divertente la metà dell’idea generale della storia, è un successo.

Tutti amano Spider-Man perché, in definitiva, rappresenta ognuno di noi, con le nostre ansie e insicurezze, le preoccupazioni per la gente a cui vogliamo bene, il fastidio per il capo imbecille e quant’altro. Queste sono le vere battaglie della sua vita: le lotte contro i supercriminali sono solo una pausa. La storia di Spider-Man è quella di un tizio che cerca di essere sempre migliore per senso del dovere, nonostante i problemi quasi insormontabili.

Si tratta di un soggetto indistruttibile perché fondamentalmente onesto. La storia di Spidey è come le opere di Shakespeare, che puoi rimettere in scena, cambiare, innovare e stravolgere senza mai far sì che se ne perda il nucleo centrale.

Costa ha spiegato che, nel team di uomini ragno, sarà Spider-Man UK il leader, reduce da una delle realtà distrutte da Secret Wars.

India sarà il genio, Noir il tizio pericoloso, Gwen quella con cui possiamo immedesimarci di più e la figura più tradizionale di supereroina. La vedremo legare molto con May “Mayday” Parker, per una serie di esperienze che hanno in comune. Sarebbero state una grande coppia in un universo meno sconvolto.

Il disegnatore David Baldeon si è detto molto divertito dalla possibilità di realizzare tanti look simili, ma molto peculiari e tutti abbastanza recenti. Ha apprezzato il design di tutte queste versioni ragnesche, la relativa libertà di maneggiarne i costumi tramite il suo sguardo personale e interpretare anche visivamente i personaggi, che la trama di Costa differenzia molto in termini di identità e ruolo all’interno del gruppo.

Spider-Verse #5, copertina di Andre Araujo

Si tratta di una serie molto divertente ed eclettica, con cui raccontiamo ogni volta una storia dai toni differenti, a seconda del focus su questo o quel protagonista. Ecco perché ho potuto giocare molto anche con le atmosfere e i cambi di stile sottili ma significativi.

Costa ha poi parlato della versione alternativa di Electro che fa da primo grande nemico dei Web Warriors.

Ho sempre amato il personaggio, perché trovo i poteri elettrici tra i più divertenti e perché Max Dillon, in fin dei conti, è il mio prototipo di criminale imbecille. Ha vinto alla lotteria ottenendo i suoi poteri, ma non cerca affatto di conquistare il mondo o di ottenere vendetta su chi l’ha offeso e ferito. No. Si mette a rapinare banche. Potenziale per essere uno dei più forti del Marvel Universe e comportamento da villain di serie D.

Ecco perché non esiste un grande ciclo classico ragnesco costruito su di lui: è troppo bidimensionale per avere la sua “Ultima Caccia di Kraven”, ma è un nome troppo importante per stare in una serie tipo Superior Foes of Spider-Man. Con questa versione di Electro ho deciso di piantare la mia bandiera e cercare di renderlo finalmente grande. Vediamo se riuscirò nell’impresa.

 

 

Fonte: Marvel.com