Giovedì 12 aprile arriva in fumetteria e in libreria uno dei casi editoriali dello scorso anno: La mia cosa preferita sono i mostri, graphic novel di Emil Ferris pubblicata negli Stati Uniti da Fantagraphics, vincitrice dell’Ignatz Award e candidata all’Hugo Award.

Di seguito trovate la sinossi e un’anteprima sfogliabile del primo dei due libri che compongono l’opera (20,5 x 25,7 cm, 420 pp., col., 29,00 Euro) edita da BAO Publishing, oltre al comunicato ufficiale del lancio.

 

Karen Reyes ha dieci anni, vive a Uptown Chicago, con la made e il fratello Deeze. Ama l’arte, i giornalini horror e i vecchi film di mostri. Un giorno torna a casa da scuola e apprende che la vicina è morta. Suicidio, dicono, ma Karen non ci crede. Siamo nel 1968, nel pieno della contestazione, e questa storia la leggiamo dal diario scribacchiato, scarabocchiato e illustrato di Karen. I misteri sono fuori e dentro casa, perché più Karen cerca di capire cosa sia successo alla sua vicina, Anka, una sopravvissuta dell’Olocausto nazista, più comprende che c’è un terribile segreto del passato che tormenta suo fratello Deeze. Emil Ferris debutta con questo straordinario primo capitolo di due di un romanzo grafico-fiume che le è valso un successo internazionale e il plauso di luminari come Art Spiegelman, Chris Ware e Alison Bechdel. L’edizione BAO, fedelissima all’originale di Fantagraphics, è costata centinaia di ore di calligrafia, di adattamento e di impaginazione meticolosa. Un capolavoro annunciato, una nuova evoluzione del potenziale del linguaggio del Fumetto.

 

 

 

LA MIA COSA PREFERITA SONO I MOSTRI

 

Emil Ferris ha debuttato nel fumetto a 55 anni con questo libro poderoso, che negli USA ha venduto settantamila copie in un anno. Osannato da autori come Chris Ware, Art Spiegelman e Alison Bechdel, “La mia cosa preferita sono i mostri” è un romanzo grafico fiume, nato dopo anni di creazione solitaria mentre l’autrice era convalescente da una grave malattia. Un’opera che rispetta i codici primigeni della Nona Arte, ma ne reinventa il linguaggio in modo davvero unico e spontaneo.

 

La mia cosa preferita sono i mostri, copertina di Emil Ferris

 

Il romanzo grafico di debutto di Emil Ferris è un giallo, un dramma familiare, un epico racconto storico, un thriller psicologico, su mostri reali e immaginari, ambientato nel tumultuoso scenario politico della Chicago nei tardi anni ’60 e raccontato mediante un diario fittizio che si rifà all’iconografia dei b-movie dell’orrore e ai pulp magazine di mostri.

 

La mia cosa preferita sono i mostri, anteprima 01

 

BAO Publishing è lieta di annunciare l’uscita di La mia cosa preferita sono i mostri, il graphic novel di Emil Ferris.

Illustrato in uno stile visivo che è un autentico caleidoscopio virtuosistico, combinando sequenze di vignette e illustrazioni, è un’opera rivelatrice di potentissima originalità.

Karen Reyes ha dieci anni, vive a Uptown Chicago, con la made e il fratello Deeze. Ama l’arte, i giornalini horror e i vecchi film di mostri. Un giorno torna a casa da scuola e apprende che la vicina è morta. Suicidio, dicono, ma Karen non ci crede.

Siamo nel 1968, nel pieno della contestazione, e questa storia la leggiamo dal diario scribacchiato, scarabocchiato e illustrato di Karen. I misteri sono fuori e dentro casa, perché più Karen cerca di capire cosa sia successo alla sua vicina, Anka, una sopravvissuta dell’Olocausto nazista, più comprende che c’è un terribile segreto del passato che tormenta suo fratello Deeze.

Emil Ferris debutta con questo straordinario primo capitolo di due di un romanzo grafico-fiume che le è valso un successo internazionale e il plauso di luminari come Art Spiegelman, Chris Ware e Alison Bechdel. L’edizione BAO, fedelissima all’originale di Fantagraphics, è costata centinaia di ore di calligrafia, di adattamento e di impaginazione meticolosa. Un capolavoro annunciato, una nuova evoluzione del potenziale del linguaggio del Fumetto.

 

La mia cosa preferita sono i mostri è disponibile in libreria da 12 aprile 2018

 

Emil Ferris è cresciuta a Chicago durante i turbolenti anni ’60 e ci vive ancora. È palesemente una devota fan di tutto ciò che è mostruoso e terrificante. In una vita precedente, Emil faceva l’illustratrice e scolpiva giocattoli per un ampio numero di clienti. Si è laureata all’Art Institute of Chicago. Nel 2010 ha ricevuto la fellowship Toby Devan Lewis per le arti visive. La mia cosa preferita sono i mostri, pubblicato in Italia da BAO Publishing, è il suo primo, ma non ultimo, romanzo.