Ormai giunto al penultimo episodio, Daredevil inizia a chiudere alcune sottotrame, lasciando aperti spiragli per le prossime serie Netflix…

“Siamo andati ai punti”, eh? Linguaggio pugilistico.

Parlando con Ben Urich, Matt si lascia sfuggire una frase in slang da boxeur; il giornalista non perde l’occasione di sottolinearla, lasciando trapelare la possibilità che in realtà lui conosca l’identità del supereroe mascherato. Nei fumetti Urich riesce a dedurre che in realtà Matt Murdock è Daredevil; dopo questo episodio siamo certi che nella serie televisiva non lo vedremo mai arrivare a tanto, ma gli autori hanno voluto comunque sottolineare il suo intuito.

Il suo omicidio è un grosso colpo di scena, soprattutto perché il personaggio non è mai morto nei fumetti.

– Patria? Cina?
– È a una considerevole distanza più lontana

L’enigmatica Madame Gao rivela di parlare tutte le lingue e di venire da una terra molto più lontana della Cina; possiamo ipotizzare si tratti di K’un L’un, la città mistica dove Pugno d’Acciaio ottiene la sua sovrumana abilità nelle arti marziali. Aspettiamo quindi di vederla ricomparire nelle prossime miniserie Netflix.

Ci chiudiamo a chiave, ora?

Quando Matt rientra nello studio Nelson & Murdock si vede sull’ufficio di fronte il logo della Atlas Investments; Atlas era il nome della casa editrice che nel secondo dopoguerra pubblicò le prime avventure di Capitan America e Namor, divenuta poi Marvel Comics.