Tom DeFalco

Tom DeFalco

Come forse già molti hanno appreso, la DC Comics sposterà i propri uffici da New York a Burbank (vicino a Los Angeles) nell’aprile del 2015. Sono previsti alcuni cambiamenti, con l’assunzione di nuovo staff, avvicendamenti e novità anche ai vertici. Per garantire il passaggio indolore della sede da costa a costa, è stata annunciata la promozione a compiti editoriali con l’affidamento di una “seconda unità” affiancata a quella di Bob Harras (editor-in-chief) a Tom DeFalco, entrambi ex editor-in-chief alla Marvel (quest’ultimo attualmente autore dei titoli Superboy e Legion Lost). Ma la notizia più eclatante, è stato l’abbandono di Bob Wayne che, con il trasloco da New York alla California, ha colto l’occasione per dare le propri dimissioni e ritirarsi a meritata pensione.

Wayne, Senior VP, lascia la DC Comics dopo 28 anni di carriera con la major americana. Viene riconosciuto da tutti come una figura fondamentale dell’industria del fumetto americano. Entrò a farne parte nel 1987, al reparto vendite DC, durante il San Diego Comicon, dopo aver gestito una catena di negozi di fumetti e libri di fantascienza in Texas. Convinto sostenitore del “direct market” (il “mercato diretto” tra fumetteria ed editore, nato per eliminare l’intermediazione del distributore e poi evolutosi essenzialmente in un unico distributore predominante – ossia Diamond), il suo passato di venditore gli fece conquistare i gestori dei negozi che ritenevano conoscesse i loro problemi e sapesse come risolverli. Spedizioni un giorno in anticipo e contemporaneamente in USA, Gran Bretagna e Canada e possibilità di reso per il lancio di The New 52!, sono solo alcune delle iniziative promosse in DC da Wayne per aiutare i negozi di settore e poi imitate dal resto dell’ambiente.

Bob Wayne

Bob Wayne

Non era tuttavia un tipo facile con cui avere a che fare, come racconta Rich Johnston su Bleeding Cool, ricordando il suo modo di fare diretto, a volte scorbutico nei confronti del pubblico, quando si trovò a moderare dei panel alle convention. I suoi nemici erano e sono soprattutto in Marvel, dopo che affermò che la DC avrebbe realizzato crossover tra i suoi fumetti e quelli della Casa delle Idee solo una volta che Bill Jemas e Joe Quesada fossero stati licenziati, rincarando la dose e aggiungendo più tardi: “per uno è fatta, manca l’altro” (riferendosi all’uscita di Jemas dalla Marvel). Alla DC era conosciuto come un bell’accattabrighe ma sopravvisse ai nuovi entrati, assunti in ruoli superiori al suo e poi esonerati e sopravvisse alla riorganizzazione aziendale che anzi lo promosse Senior VP, inquadramento che ha mantenuto fino a oggi. Nel 2009 è stato insignito del premio Inkpot Award per i suoi contributi nell’industria dei comics e con il ComicsPro Industry Appreciation Award nel 2012.

Molte le attestazioni di stima da grandi del settore su Twitter. Eccone alcune.

Bill Willingham

Bob Wayne lascia la DC Comics dopo tanti anni. Una persona sempre piacevole e la maggior parte delle buone idee per i progetti di Fables furono sue.

Dave Gibbons

Bob Wayne lascia la DC? Davvero la fine di un’epoca. Sapevo si sarebbe tolto di mezzo un giorno!…

Mark Waid

Bob Wayne ed io cominciammo con una settimana di distanza in DC nel ’87. Mi rendo conto di quanto io sia stanco ora e lui è molto più vecchio, quindi BUONA FORTUNA amico mio. RIPOSATI! … E seriamente: se non ritenete che il ritiro di Bob Wayne sia un’ENORME perdita per la DC e per il fumetto, allora siete pazzi.

Scott Allie

Difficile immaginare la DC senza Bob Wayne. O Karen Berger. O Paul Levitz. A Burbank.

Fonte: Bleedingcool