Superwest, anteprima 01

Il mondo del Fumetto italiano piange oggi la scomparsa di una delle sue voci più interessanti, eclettiche e originali in assoluto. Massimo Mattioli è morto. Aveva settantacinque anni, è mancato venerdì 23 agosto 2019 ed era stato uno dei protagonisti assoluti della rivoluzione fumettistica del nostro Paese, avvenuta tra gli anni Settanta e Ottanta, assieme a colleghi del calibro di Tanino Liberatore, Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Filippo Scozzari e Vincenzo Sparagna.

Parallelamente, è stato una presenza costante e importantissima nel fumetto popolare per ragazzi, uno degli autori fissi de Il Giornalino per decenni e una delle voci che gli appassionati di almeno tre generazioni hanno nel proprio immaginario collettivo.

Romano, classe 1943, Mattioli era tra i fondatori della rivista Cannibale, dove nacque un collettivo di artisti underground in grado di decostruire, reinventare, rimaneggiare il linguaggio del Fumetto in Italia, assimilando elementi e ispirazioni dall’estero, dalle opere francesi e indipendenti americane, per poi trovare una chiave diversa e inedita. Mattioli fu uno degli esempi più fulgidi di quella libertà e spregiudicatezza creativa, di quell’utilizzo quasi anarchico dei mezzi espressivi del fumetto, che forse hanno trovato compiutezza definitiva su Frigidaire.

Massimo Mattioli verrà ricordato per la comicità violenta e splatter di Squeak the Mouse, per la fantascienza adulta e caricaturale, tra pornografia e noir duro e graffiante, di Joe Galaxy, per la gran quantità di storie brevi realizzate per Il Male, Frigidaire e Cannibale, come Bastardi, Il Caso Joy Division, Guerra, Tales of Fear, per le avventure lisergiche e parodistiche di Superwest, un Superpippo impasticcato che sapeva mettere in ridicolo i tropi del supereroismo.

A Mattioli riuscì ciò che fu impossibile per altri autori del Fumetto italiano, come ad esempio Benito Jacovitti: mantenere in equilibrio due linee separate della propria carriera. Se fu certamente portavoce di una narrativa sperimentale, adulta, scomoda e senza peli sulla lingua, ha trovato il modo di essere anche autore per ragazzi, nell’alveo delle Edizioni San Paolo. Pinky, fumetto di longevità sorprendente, ha accompagnato i giovanissimi lettori de Il Giornalino dal 1973 al 2014, con le avventure aggraziate e umoristiche del coniglietto rosa. Prima ancora, negli anni Sessanta, Il gatto califfo faceva la sua comparsa su Il Vittorioso, pubblicazione simbolo dell’intrattenimento cattolico per i più giovani.

Massimo Mattioli

Mattioli resterà nella storia del Fumetto non solo italiano, ma anche internazionale, per essere uno degli autori della nostra tradizione che più è stato in grado di sconfinare con alcune delle sue opere. Su tutte, proprio Squeak the Mouse, pubblicata anche al di là dell’Oceano Atlantico, dove finì persino sotto processo per il suo contenuto considerato osceno e inappropriato. Vinse nelle aule dei tribunali e ottenne un probabile successo ancor più significativo, se sono vere le leggende secondo cui Matt Groening, creatore dei Simpson, si sarebbe ispirato a Squeak per creare i personaggi di Grattachecca e Fichetto.

Mattioli è stato protagonista, proprio quest’anno, di una ripubblicazione delle sue opere, di una celebrazione importante della sua carriera culminata con la sua presenza al Comicon 2019. La sua morte, giunta proprio in questo momento, somiglia all’ultimo scherzo irriverente di un artista dai mille volti, capace di reincarnarsi a piacimento, di carezzare come di colpire bassissimo e di farlo sempre con  precisione, con  qualità e un carisma.

Coconino Press ha diramato il comunicato stampa sul suo decesso poco fa. Ve lo proponiamo nel fare le condoglianze ai suoi cari, assieme a tutti gli appassionati e lettori delle sue opere.

 

 

È morto Massimo Mattioli, uno dei grandi autori del fumetto internazionale

 

Venerdì 23 agosto è morto a Roma dopo una breve malattia Massimo Mattioli, uno dei più geniali autori del fumetto italiano e mondiale, co-fondatore delle riviste Cannibale e Frigidaire. Aveva 75 anni.

Coconino Press si unisce al cordoglio dei familiari e ricorda Massimo Mattioli come un grande maestro di ironia e narrazione. Ci mancherà sempre il suo sguardo acuto e irriverente.

Nato a Roma nel 1943, Massimo Mattioli inizia a pubblicare nel 1965 sulle pagine de Il Vittorioso. Tre anni dopo vive a Londra, dove collabora al magazine Mayfair, e in seguito a Parigi, dove esce con la serie M LE MAGICIEN sulle pagine di Pif Gadget. Nel 1973 iniziano le avventure di PINKY su Il Giornalino, che andranno avanti con cadenza settimanale per più di quarant’anni. Sempre a partire dal 1973 appaiono le strisce di PASQUINO il netturbino sul quotidiano Paese Sera. Nel maggio del 1977, insieme a Stefano Tamburini, fonda la fanzine underground Cannibale alla quale si aggiungono presto Filippo Scòzzari, Andrea Pazienza e Tanino Liberatore. Le prime avventure di JOE GALAXY appaiono su Il Male e poi su Cannibale, Frigidaire (1980), Comic Art (1988) e Lupo Alberto Magazine (1992). SQUEAK THE MOUSE nasce su Frigidaire e viene raccolto in volume per la prima volta in Francia nel 1984 da Albin Michel, che nel 1992 dà alle stampe il secondo volume. Nel corso della carriera Mattioli ha pubblicato fumetti su varie riviste in Italia e all’estero, tra cui Artefact, L’Écho des Savanes, Alter, Corto Maltese, El Vibora, Blue e Lapin. Ha realizzato illustrazioni per la pubblicità e per testate quali Vogue e Vanity. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il francese Prix Phénix nel 1971, lo Yellow Kid a Lucca Comics nel 1975, il Romics d’Oro nel 2009 e il Premio Micheluzzi nel 2010 e 2012.