Sex CriminalsSi potrebbero scrivere libri sui riferimenti incrociati tra musica rock e fumetto (uno degli esempi più recenti e divertenti a riguardo è il connubio tra cover degli album e supereroi), e nessuno lo sa meglio degli sceneggiatori, quasi tutti grandi appassionati del genere e pronti a inserire citazioni, riferimenti e easter eggs relativi al mondo musicale nelle loro storie, o addirittura a scrivere interi cicli ispirati a un rocker, un gruppo o una canzone in particolare.

Matt Fraction e Kieron Gillen, due delle figure più esemplari al riguardo, hanno partecipato nel corso della recente Emerald City ComicCon a un’apposita conferenza in cui hanno sviscerato i loro gusti musicali, il loro background e le influenze che hanno caratterizzato le loro opere.

Ecco i momenti più salienti dell’incontro:

Fraction: La morte di John Lennon è stata forse il momento più catartico della mia infanzia. Mio padre non sapeva nemmeno come esprimere quanto e perché fosse sconvolto, si limitò a mettermi seduto davanti a un giradischi e a farmi ascoltare le sue canzoni… Avevo quattro anni, e decisi che Help era una canzone che parlava di qualcuno che stava cadendo da un aeroplano senza paracadute. Che non è poi male, come interpretazione.

phonogramGillen: Voodoo Child di Jimi Hendrix è la prima canzone che ho ascoltato e che mi ha lasciato in estasi. La trovai grandiosa, spaventosa, mi diede l’impressione che quella fosse roba tosta.

Fraction: Ricordo nitidamente che da bambino ascoltavo sempre la radio quando avevo la febbre, e spesso facevo dei sogni indotti dalla febbre che si ricollegavano alle canzoni ascoltate. Ancora oggi, ogni volta che sento Allentown di Billy Joel, mi provoca una strana sensazione allo stomaco.

Fraction: In Sex Criminals scrissi una scena in cui uno dei personaggi principali canta e balla al ritmo di Fat Bottomed Girls dei Queen, ma per questioni di copyright non potemmo riprodurre i testi della canzone nel fumetto. Risolvemmo tutto con un trucco visivo memorabile, vale a dire applicando degli ipotetici post-it sui balloon che contenevano i testi.

Young AvengersGillen: la mia serie Phonogram è fortemente influenzata dai Kenickie, una Britpop band. Una delle loro canzoni, Come Out Tonight, svolge un ruolo importante nella storia e ha finito anche per attirare una certa attenzione sul gruppo. Agli esordi, i Kenickie erano una sorta di simbolo per iniziati, una parola d’ordine: quando trovavi qualcuno che li conosceva, sapevi per certo che avresti condiviso con quella persona molti interessi culturali. Furono l’ultima band per cui presi una cotta da adolescente. Il Britpop si è perso per strada dopo i Kenickie.

Fraction: Ho ascoltato a ripetizione Here Come the Warm Jets di Brian Eno mentre scrivevo Casanova, un pezzo musicale lungo e indistinto, un vero e proprio muro di suono, con un looping di batterie e una struttura e un’atmosfera ossessive. Nel background echeggiano anche delle parole, ma si perdono tra gli altri suoni ed è impossibile capire cosa sono. Era perfetta per quella serie.

Gillen: Be My Baby dei Ronettes ha avuto una forte influenza sul mio ciclo degli Young Avengers… il cui obiettivo, dopotutto, è sempre stato di Be My Baby, essere il figlio prediletto di qualcun altro.

 

 

Fonte: CBR