Una pedina fondamentale per i successi Marvel degli ultimi dieci anni è (manco a dirlo) il presidente della Casa delle Idee, Dan Buckley: successore dell’estroso Bill Jemas ha confermato la sua fiducia all’allora Editor-In-Chief Joe Quesada, andando a formare un tandem vincente che ha portato la Marvel non solo lontana dallo spettro della bancarotta degli anni ’90, ma anche ad essere uno dei brand di maggior successo al mondo.

Il portale statunitense ICV2 ha di recente intervistato Buckley e oggi cominciamo a proporvi gli stralci più interessanti:

 

Com’è andata la Marvel nel 2014 e qual è la tua valutazione del mercato in generale?

Dan BuckleyDal punto di vista editoriale abbiamo avuto un altro grande anno e abbiamo dovuto farci strada tra del materiale incredibile: alcuni colpi di coda di Avengers vs. X-Men e anche Marvel NOW!, due eventi di grande successo che si sono susseguiti pressoché consecutivamente. Abbiamo affrontato l’anno in corso con dei programmi di pubblicazione coerenti, basandoci maggiormente su una gamma più vasta di personaggi. Spider-Man ha avuto un anno molto forte; anche [Brian Michael] Bendis è andato molto bene con gli X-titoli; la linea narrativa di Original Sin è stata supportata da un piano editoriale molto solido, come anche AXIS e la Morte di Wolverine. Tutto sembra avere beneficiato di un grosso impulso quest’anno.

Inoltre, Cap e Guardians hanno riscosso un grande successo al botteghino. Abbiamo visto un ottimo andamento di Cap a ridosso del film; i risultati di Guardians a seguito del film sono stati fantastici. Paragonabili all’evento culturale e alla reazione generale che abbiamo avuto dopo la prima del film sugli Avengers. I prodotti dei Guardians non hanno avuto un’impennata limitata soltanto a una settimana o giù di lì, si sono rivelati campioni di vendite costanti in tutte le nostre forme di distribuzione, una cosa entusiasmante a cui assistere. Questo è servito anche ad alleggerire un po’ la pressione sugli altri franchise e sulle testate che solitamente devono sostenere tutta la pressione editoriale.

È stata una sorpresa per tutti, perché l’impressione che dava Guardians era di essere un gruppo di personaggi minori, e invece c’è stata questa esplosione.

Guardians Team-UpIl film sembrava un film Marvel e un film diverso allo stesso tempo. La strada che avevamo intrapreso editorialmente con Brian [Michael Bendis] e Steven McNiven ci ha consentito di notare che Brian, essendo parte del comitato creativo, aveva una buona percezione di quello che succedeva nel film, e quindi rifletteva parte di quell’atmosfera anche nei fumetti, sebbene siano forme narrative molto diverse. E i fumetti che avevamo preparato per la pubblicazione nel periodo di uscita del film, il Rocket Raccoon di Skottie Young e lo Star Lord di [Sam] Humphries, sono riusciti a catturare parte del ritmo che avevamo presentato nel film.

In aggiunta a tutto questo, quando ci siamo incontrati con Kevin Feige, del distaccamento ovest della Marvel, abbiamo visto un grande interesse nelle proprietà che sono state annunciate come oggetto dei futuri progetti: Capitan Marvel, Pantera Nera, gli Inumani e tutto il resto. È entusiasmante vedere che le pubblicazioni continuano a crescere, ed è ancora più entusiasmante vedere che non accade solo con una sola proprietà sulla cresta dell’onda. Abbiamo sul piatto varie proprietà diverse: i grandi classici (Spidey, gli Avengers, gli X-Men), ma per Guardians è una novità mantenere un’elevata prestazione costante. Alcune testate Marvel NOW! procedono col vento in poppa, uno degli esempi più notevoli al riguardo è Ms. Marvel, che fornisce ottimi risultati sia sul mercato diretto, sia sul circuito delle librerie, sia nella distribuzione digitale.

Per la Marvel è stato un buon anno riguardo a molte proprietà. Come credi che questo abbia influenzato le condizioni del mercato in generale?

Ms. MarvelIl nostro mercato ha raggiunto un livello tale che il mercato del settore in generale, almeno entro una certa misura, si sposta assieme a noi, quindi a volte è dura capire se lo stiamo contrastando o lo stiamo guidando. Se guardiamo l’andamento della Image, per esempio, mi verrebbe da dire che è stato un anno molto buono per il settore in generale. Hanno inglobato quote di mercato di altri editori, credo, ma hanno anche incrementato i loro numeri autonomamente. Hanno un ottimo biglietto da visita costituito da The Walking Dead, naturalmente, ma il fatto che abbiano vari titoli che forniscono risultati elevati nel corso di tutto l’anno è indice di un parco lettori diversificato, di più gente disposta a provare cose diverse. Quindi credo che per l’editoria in generale sia stato un buon anno. È difficile valutarlo separatamente rispetto alla Marvel, perché in genere, se si segue l’andamento del mercato, sotto molti aspetti, l’andamento del settore è associato all’andamento della Marvel.

Ci sono differenze significative di forza tra il canale del fumetto, quello digitale e quello della distribuzione di massa per la Marvel?

Credo che sempre più gente stia salendo a bordo del circuito digitale, ma vediamo anche nuovi arrivi nel settore stampato, e anche il circuito delle librerie ha avuto un ottimo anno.

Dando un’occhiata alle cifre globali vediamo che le graphic novel sono andate molto bene nel 2014.

Death of Wolverine 1 by YoungE in confronto alla nostra distinta concorrenza, siamo a tutti gli effetti sul circuito delle librearie soltanto da poco più di un decennio. Sotto la guida di [Bill] Jemas e [il SVP Vendite & Marketing] David Gabriel probabilmente abbiamo dedicato maggiore attenzione al circuito delle librerie, più di quanto la Marvel non abbia mai fatto negli anni 90. Credo che la DC sia attiva su quel campo da molto più tempo di noi.

Il circuito delle librerie è un mercato molto più vasto in cui acquistare i prodotti. Considerato il successo mediatico delle nostre proprietà e di altre proprietà fumettistiche, questo settore ha beneficiato in modo molto diretto di quel successo. Anche l’hobby market ha beneficiato di parte di questo successo, naturalmente, ma questo è stato l’anno in cui le nostre produzioni hanno beneficiato di una presenza costante nella distribuzione di massa e su molteplici piattaforme. Non solo escono due nostri film all’anno, ma anche la televisione ha esercitato un forte influsso nel corso degli ultimi tre anni. E non parlo soltanto di noi. Noi abbiamo fatto partire le nostre prime due serie televisive, The Walking Dead è un fenomeno e la DC ha messo in onda varie serie; tutto questo incrementa l’interesse nei confronti del fumetto in genere, e quindi alimenta se stesso. È una formula molto entusiasmante. Tutti i nostri mercati hanno avuto un trend positivo, ma quello delle librerie è forse la sorpresa più piacevole.

 

Traduzione a cura di Fiorenzo Delle Rupi

Fonte: ICV2