Batman: Dark Knight III – The Master Race è forse l’evento più atteso in assoluto per quanto riguarda il futuro prossimo dei comics. Il ritorno di Frank Miller, al fianco di Brian Azzarello ai testi e di Andy Kubert e Klaus Janson a matite e chine, sta mobilitando l’attenzione di tutti i fan del fumetto americano attorno al terzo e conclusivo capitolo della saga iniziata negli anni Ottanta con Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. Ne han parlato ai microfoni di Newsarama proprio il co-autore Brian Azzarello e il cartoonist Andy Kubert.

 

Batman: Dark Knight III - The Master Race #1, variant cover di Scott Williams

Azzarello – La storia sarà ambientata tre anni dopo gli eventi di Il Cavaliere Oscuro Colpisce Ancora, stesso intervallo temporale che c’era tra il primo e il secondo capitolo. Ci troviamo in un mondo molto simile al nostro, dato che la saga intera è strettamente connessa con la politica e la società in cui sono state scritte le storie. Ovviamente, non siamo nel 1992, ma in una situazione molto simile a quella attuale. Non abbiamo intenzione di essere passatisti.

Kubert – Tuttavia, dal punto di vista artistico, ritroverete tutte le atmosfere già note, come potete vedere dalle anteprime. Ho disegnato Gotham seguendo lo stile con cui l’ha realizzata Frank a suo tempo. Ci sono aspetti che ho voluto conservare in maniera fedelissima e altri che sono più dei richiami personali.

Azzarello – So che ci sono un sacco di teorie sul significato del titolo, The Master Race, e sul fatto che esso faccia riferimento al coinvolgimento di Superman. Dovrete leggere le storie per sapere cosa c’è davvero in ballo. Sappiate solo che si tratta di un titolo provocatorio e che la cosa è voluta. Tutto avrà un senso. Non si tratta di una provocazione fine a se stessa. Io lo avrei chiamato World’s Finest, ma Frank aveva altre idee.

L’intervistatore, facendo riferimento al titolo alternativo proposto da Azzarello, chiaramente in riferimento al rapporto tra Batman e Superman, ha ricordato allo sceneggiatore le dichiarazioni rilasciate a Parigi, secondo cui ci saranno due padri e due figlie, nella storia. Lo sceneggiatore ha glissato sull’argomento, invitando a leggere tra le righe. Detto questo, ha commentato la Wonder Woman che vedremo in DKIII.

Batman Dark Knight III - The Master Race #2, copertina mini di Eduardo Risso

Azzarello – La principessa del DCU non ha figli, mentre quella di Dark Knight III ne ha due. Sarà interessante metterla in scena in questo suo ruolo di madre, dopo i miei trascorsi sulla sua serie. Credo che sia corretto dire che è molto più una dura in questa sua incarnazione che sotto le mie cure degli ultimi anni. Frank ha davvero esaltato la sua identità di guerriera. In qualche modo, è ancora più dura di Batman. Ma forse vi sto rivelando troppo.

Infine, i due hanno spiegato il perché del loro entusiasmo per la possibilità di collaborare alla realizzazione di Dark Knight III – The Master Race.

Kubert – Le storie di questa saga mi hanno influenzato profondamente. Il Cavaliere Oscuro mi ha in qualche modo indirizzato a diventare un disegnatore adatto alle avventure di Batman, in un periodo in cui leggevo soltanto i fumetti di Neal Adams e di Denny O’Neil. Essere parte di una storia che ho letto quand’ero ragazzino è una sensazione surreale. Ancora non ci credo quando vedo il mio nome accanto a quelli di Frank e Klaus.

Azzarello – Io e Frank siamo diventati amici quindici anni fa, quando ha voluto conoscermi dopo aver letto 100 Bullets. Mi ha chiesto di partecipare a questo enorme progetto e l’ho fatto. Diamine, scalerei un muro di corsa, per lui. Spero soltanto che non mi chieda di farlo.

 

Fonte: Newsarama