Batgirl 41 CoverIl successo di Batgirl, nella sua nuova incarnazione ad opera di Brenden Fletcher e Cameron Stewart, per i disegni di Babs Tarr, sembra essere contagioso. In casa DC Comics questa serie ringiovanita, alleggerita, realizzata mescolando il genere supereroistico con quello del college drama sta ottenendo visibili riscontri di pubblico, di critica e soprattutto grande considerazione da parte della dirigenza.

Definire Batgirl uno dei fumetti più influenti nel parco titoli della Distinta Concorrenza non è peregrino e lo sa bene lo staff di Newsarama che ne ha intervistato il team creativo per discutere il successo della serie e il suo futuro prossimo.

Fletcher: Non abbiamo ringiovanito Barbara Gordon, ci tengo a precisarlo. Barbara è sempre stata giovane, solo che nessuno più se lo ricordava. Ha 21 anni, diamine, e volevamo vederla comportarsi finalmente come una ventunenne, godersi la sua gioventù, ritrovare un equilibrio tra la propria vita quotidiana e la sua carriera di eroina. Ed è quello che abbiamo fatto nei sei numeri che si stanno per concludere con il finale del nostro primo ciclo di storie.

Sinora ci siamo concentrati soprattutto sulla sua vita personale e ci sentiamo come se il Batgirl #41, in uscita a giugno, fosse il primo vero nostro episodio di Batgirl. Abbiamo raccontato Barbara, l’abbiamo preparata a rimettersi la maschera; ora è tempo che torni a prendere qualcuno a calci nel sedere come sappiamo benissimo che è in grado di fare.

Batgirl #40, copertina di Cameron StewartCome sappiamo, in questo primo albo della sua “seconda stagione”, Batgirl dovrà vedersela col rinnovato Batman in armatura. A quanto pare Barbara finirà infatti al centro del mirino di questo nuovo misterioso Cavaliere Oscuro hi-tech e uscirne non sarà affatto semplice.

Ma tornando alla concezione della serie, Babs Tarr ha dichiarato che raccontare la storia di un’eroina senza quasi mai mostrarla in costume è stato certamente un rischio, ma dato il successo quel rischio ha pagato e si spera che la DC sia intenzionata a continuare a osare, come pare stia facendo con Black Canary, che ultimamente abbiamo visto entrare in una rock band e dedicare la propria attenzione quasi più alla musica che all’eroismo.

Anche lo stile di disegno della serie è del tutto particolare e Tarr è molto felice di essersi guadagnata la fiducia della DC da quel punto di vista.

Fletcher: Dobbiamo ringraziare Mark Doyle [influente editor di casa DC, n.d.r.]. Non credo che Batgirl abbia mai avuto così tanti sguardi puntati addosso negli ultimi vent’anni, ed è stata sua l’idea di rinnovare completamente il tono della serie. Quindi gran parte del merito va a lui.

Stewart: A giudicare dalla reazione del pubblico, aveva decisamente ragione nel pensare che i nostri lettori fossero in cerca di qualcosa di nuovo. La gente ha creduto sin da subito nel progetto e ci si è affezionata moltissimo: siamo bombardati di fan art e lettere che dimostrano quanta passione abbiamo scatenato. Il nostro rapporto con il pubblico è diventato quasi una conversazione in cui noi parliamo tramite i fumetti e loro ci rispondono su Tumblr.

 

 

Fonte: Newsarama