Convergence: The Atom #1, coverFra le 40 miniserie connesse al maxi-evento editoriale DC Comics Convergence, vi è anche Convergence: The Atom, storia in due parti scritta da Tom Peyer e disegnata da Steve Yeowell. Per Peyer si tratta di un ritorno storico alla Distinta Concorrenza e sul personaggio in questione, dopo aver scritto su Sandman, Shade: The Changing Man, Helblazer e altri titoli; parlando di ritorni, c’è da segnalare anche quello del personaggio di Ryan Choi, il secondo Atom in ordine cronologico, dopo Ray Palmer.

Choi, che esordì nel 2006, fu assassinato da Deathstroke nel corso della saga Nel giorno più splendente (2010): l’evento fece storcere il naso a molti lettori, poiché il personaggio era uno dei pochi supereroi di etnia asiatica presenti nel panorama del fumetto mainstream di genere. Inoltre, nel reboot editoriale dei Nuovi 52, che prese il via nel 2011, il suddetto eroe non è mai apparso.

Ora per Ryan Choi è tempo di tornare in scena assieme all’Atom originale, e lo stesso Peyer ne ha parlato con Newsarama, partendo dal concetto di realtà e personaggi alternativi, assai cari alla casa editrice di Superman, con una riflessione sulla libertà creativa dietro un evento come Convergence, il quale coinvolge personaggi di tutte le ere della DC Comics.

Per molti di noi, è sempre stato così. Ci sono versioni multiple di Flash e Lanterna Verde, c’è una Justice League e una Justice Society. Questo aspetto è una parte importante della fiction supereroistica, come i superpoteri o le identità segrete. Forse questo è proprio l’aspetto migliore. L’immaginazione è l’anima dei fumetti.

Mi è stata fatta una sola richiesta, alla quale sono stato felice di acconsentire perché si trattava di una cosa che avrei fatto a prescindere. Riguardava il riportare in vita un personaggio: Ryan Choi, il nuovissimo Atom. Per quanto concerne Ray Palmer, invece, è stato un bel ritrovarsi. Quando ero piccolo, lessi le sue storie sin dalla sua prima apparizione: si trattava del primo personaggio che seguivo fin dal suo esordio. E, molti anni dopo, sempre lui fu protagonista del primo fumetto che scrissi: con lui ho un legame sentimentale.

Convergence: The Atom #2, coverLo scrittore ha poi parlato delle premesse dietro la storia di Convergence: The Atom.

Come molti altri eroi, il protagonista è rimasto bloccato in una città messa sotto sigillo per un anno. Nessuno sa perché o conosce cosa c’è oltre la cupola. Atom ha perso i suoi poteri storici, ma misteriosamente ne ha acquisiti di diversi. Inoltre, tutti pensano che stia sviluppando un disturbo di tipo psichiatrico, lui per primo. Ma questo non lo ferma dal pattugliare le strade. Non si arrende mai.

Uno dei villain della miniserie sarà Deathstroke, personaggio verso il quale Peyer non nutre molta simpatia.

Parlando per me e per Ray, sin dall’inizio della storia, saremo molto arrabbiati nei confronti di Deathstroke. Penso che lo siamo sempre stati, da quando ha assassinato Ryan Choi. Per Ray, Deathstroke è la sua personale balena bianca: deve catturare questo villain anche a costo della vita.

Infine, Peyer ha espresso il suo pensiero sull’evento Convergence preso nella sua interezza.

Mi piace molto. So bene che molte persone preferiscono avere a che fare con un unico universo ben definito, il che va bene, perché è qualcosa di più rassicurante per loro. Ma la mia filosofia è sempre stata: facciamo sì che mille fiori fioriscano. Le buone idee vengono da tutte le direzioni, dunque perché limitarci?

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Fonte: Newsarama