Wonder Woman non è più Ambasciatrice Onoraria per la promozione dei diritti delle donne e delle ragazze delle Nazioni Unite, nonostante avesse ricevuto tale nomina lo scorso 21 ottobre a New York. A questo proposito, l’ONU non ha ancora fornito alcuna spiegazione, anche se pare che il motivo sia dovuto a una petizione online che ha raggiunto la soglia di quasi cinquantamila firme e che recita:

 

Sebbene gli autori originali possano aver concepito Wonder Woman come una donna guerriera, simbolo di forza, indipendenza e con un messaggio femminista, la realtà è che l’attuale iterazione del personaggio è quella di una donna bianca maggiorata e dalle proporzioni impossibili.

 

Anche Nicola Scott, disegnatrice regolare della nuova serie di Wonder Woman dell’era Rinascita, ha voluto dire la sua sulla questione, scrivendo una lettera che è stata poi pubblicata nella sezione commenti del Guardian, e di cui vi riportiamo i passaggi salienti:

 

Wonder Woman di Nicola ScottLe donne del mondo reale dovrebbero assolutamente detenere ruoli rappresentativi ufficiali, specie per obiettivi di importanza così globale, ma il ruolo di ambasciatore “onorario”, a differenza di quello di “buona volontà”, è stato creato tradizionalmente per personaggi di finzione.

Winnie The Pooh è stato ambasciatore onorario dell’amicizia nel 1998. Campanellino è stata nominata ambasciatrice onoraria del verde (per la consapevolezza ambientale) nel 2009. I personaggi di finzione hanno la capacità di superare limiti e confini impossibili per le persone reali. L’accessibilità e l’interesse che i bambini hanno per loro aiutano a diffondere importanti obiettivi tra le nuove generazioni.

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Negli anni Settanta, durante la seconda fase del femminismo, Gloria Steinem scelse personalmente Wonder Woman come modello perfetto per adornare la copertina del primo numero di Ms. Magazine. Ricordava l’impatto che Wonder Woman ebbe su di lei quando era bambina, ed era consapevole che il suo messaggio era ancora potente.

Non passò molto tempo da quella copertina che Wonder Woman divenne la prima protagonista femminile di una serie TV d’avventura con protagonista Lynda Carter. Il 2017 vedrà Wonder Woman sul grande schermo nel primo film al femminile della moderna era supereroistica, con protagonista l’attrice israeliana Gal Gadot.

[…]

Sfortunatamente sembra che l’intera storia di Wonder Woman e del suo contributo al progresso culturale siano stati ignorati. La recente petizione la riduce a una bella ragazza in costume da bagno, spogliandola del suo mandato. In poche parole, un’altra donna ha perso il posto.

 

La bella e sincera lettera della Scott, frutto di appassionata ricerca e molto fondata, ha ricevuto l’appoggio di molte persone, tra cui quello di Greg Rucka, sceneggiatore di Wonder Woman.

 

 

Fonte: Bleeding Cool