Ogni fan del fumetto di vecchia data ha le sue personali delusioni riguardo al successo o meno di alcune serie, di certi autori, di personaggi che ha amato alla follia e che non hanno mai realmente sfondato come avrebbero meritato. Tra coloro che seguivano molto da vicino il fumetto americano degli anni 90, siamo certi che molti avranno questo tipo di rapporto con Sam Kieth, uno dei grandissimi talenti dell’ultimo decennio del secolo scorso, giunto a una certa fama, apprezzatissimo da molti, ma mai realmente riconosciuto dal grande pubblico. Il primo disegnatore di Sandman, un maestro del genere grottesco e bizzarro, un artista di sensibilità notevolissima in grado di raccontare la figura di un supereroe fuori dagli schemi, disadattato, imprevedibile, cupo e sospeso come The Maxx.

Proprio The Maxx, personaggio creato per Image, forzuto deforme e vagabondo indeciso fra due realtà, eroe riluttante e del tutto insolito che ha fatto innamorare moltissimi lettori per i disegni spettacolari e così diversi dallo standard anni 90, torna oggi a far parlare di sé. Kieth infatti sta per rieditare la serie del suo personaggio più conosciuto e per lanciare The Maxx: Maxximized, ovvero una versione riveduta e corretta dei cicli narrativi passati, ricolorata e rimontata in alcuni passaggi della continuity. Alcune scene tagliate (niente di che, assicura lo stesso Kieth, sempre schivo e abituato a sminuirsi) troveranno posto in questa versione “cicciona” delle avventure di Maxx, andando a rettificare alcuni particolari, ma lasciando sostanzialmente intatti gli eventi. Buona notizia, invece, le nuove copertine realizzate.

Una riedizione nostalgica che, pur riuscendo gradita ai fan rimasti orfani della serie e di un autore profondo e originalissimo, non darà vita a nuove storie e quindi lascerà incompiuto e senza finale il ciclo originale di The Maxx. Kieth sostiene di avere uno stile ancor più bizzarro di quello dell’epoca, non più adatto a concludere la storia. I fan dovrebbero addirittura essere contenti di non vedere Julie e Maxx mutilati dal suo attuale stile di disegno che, assicura, risulterebbe indigesto se applicato a quei personaggi.

The Maxx: Maxximized non è l’unica iniziativa editoriale attualmente in corso sul personaggio. Vi segnaliamo anche la raccolta IDW The Maxx: Artist’s Edition, che raccoglie i prmi sei numeri e i primi due “Darker Image”. Un’edizione in qualche modo filologica della serie, piena di quei difetti d’autore che oggi il digitale non consente praticamente più, dedicata ai nostalgici del fumetto più artigianale.

Fonte: Comic Book Resources