Chi segue da vicino il mondo dei comics lo sa: la querelle che infiamma i marvelfan su chi sia il vero creatore del Marvel Universe, la disfida tra i sostenitori di Stan Lee e i paladini di Jack Kirby, è una passeggiata. Sia gli uni che gli altri, mediamente, riconoscono ampiamente il ruolo di entrambi. Lo stesso Stan Lee, più volte, ha dato credito a Kirby di essere stato fondamentale nella creazione dei personaggi storici della Casa delle Idee. Potremmo stare a discutere sulle percentuali di merito e sulla personalità accentratrice di Stan the Man, ma non è mai stata in discussione l’importanza cruciale dell’immaginazione di The King.

C’è invece un artista fondamentale per la fisionomia del fumetto americano come lo conosciamo, rimasto davvero nel dimenticatoio per decenni, oscurato quasi del tutto dalla personalità del proprio partner e solo nell’ultimo decennio, dopo una dura battaglia per il suo giusto riconoscimento, accolto, almeno dall’opinione pubblica, nel posto che si merita. Bill Finger è il co-creatore di Batman. Superman è di Shuster e Siegel, Spider-man di Lee e Ditko, Hulk è di Lee e Kirby. Come mai Batman è solo di Bob Kane?

Risposta complessa, che ha a che fare con le difficoltà della golden age di veder riconosciuti i propri diritti creativi e la personalità strabordante, l’ego eccessivo e variopinto di Bob Kane. Un promotore di se stesso come pochi altri, un uomo sempre sotto i riflettori e un artista ingombrante nei modi, nelle forme e nella sostanza dei suoi comportamenti. Bill Finger non era nulla di tutto ciò. Ciò nondimeno, fu decisivo per la nascita dell’Uomo Pipistrello. Fu lui a suggerire che dovesse essere un detective, o meglio, il detective: dotato di un intuito formidabile e delle più raffinate tecnologie forensi. Fu lui il responsabile dell’aspetto noir di Batman, che nelle idee di Kane avrebbe dovuto vestire una divisa rosso fiammante non esattamente dark, né altrettanto in tono con il personaggio.

Eppure, Finger non è accreditato dai manuali e dalla storia. Una ferita che alcuni stanno tentando di colmare, almeno in parte, entro l’8 febbraio 2014, centesimo anniversario di nascita del cartoonist, tributandogli uno dei riconoscimenti di maggiore visibilità dell’era 2.0: un Google Doodle. Se volete partecipare a questa operazione di giustizia tardiva, scrivete all’indirizzo [email protected] e sostenete l’iniziativa. In the name of Bill Finger.

Fonte: sequart.org