Goku Dragon Ball SuperDichiarazioni di Kazuhiko Torishima. “Chi era costui?”, come diceva Don Abbondio in un celeberrimo passo de I Promessi Sposi. Si tratta di un ex-editor di Shueisha, una storica figura dietro le quinte di alcuni dei più grandi successi manga degli anni Ottanta e Novanta, che in quei decenni ha lavorato con gli autori della leggendaria rivista Weekly Shonen Jump. In particolare, Torishima ha lavorato con il più importante mangaka dell’epoca, facendogli da spalla per la realizzazione di Dr. Slump e Arale e, ovviamente, Dragon Ball. Oggi è più o meno il capo di Shueisha. L’editore. Insomma, una delle principali eminenze grigie del fumetto nipponico.

Ecco perché le sue recenti dichiarazioni proprio ora che Akira Toriyama sta per riprendere in mano le fila della storia di Son Goku, famiglia e compagni, risultano piuttosto significative. Intervistato dal comico Kendo Kobayashi, che ha citato l’importanza di Dragon Ball nell’immaginario collettivo giapponese odierno, Torishima ha parlato del finale della saga e ha affermato quel che molti, moltissimi, forse la maggioranza dei fan pensa.

Se avessi dovuto scegliere io il finale, ovviamente si sarebbe concluso tutto con la saga di Freezer:

Un’opinione, con tutto il rispetto per i fan di Cell, Majin Bu e dei livelli di Super Saiyan, difficile da non condividere. Torishima, comunque, ha continuato a parlare della questione, lanciandosi in interessanti considerazioni:

Non era un periodo facile, quello, per Akira. Con tutto quel che succedeva attorno all’anime e il carico del successo della serie, credo sia stato il periodo più complesso della sua carriera. Io non ero più il suo editor, nel 1993, non potevo più aiutarlo. Rimango convinto che, se avesse concluso la storia con Freezer, sarebbe riuscito a scrivere un terzo manga di grande successo, cosa che non gli è riuscita.

Chissà che non riesca, però, dopo tanti anni, a replicare il successo di allora con Dragon Ball Super, il nuovo anime che proseguirà le avventure del Saiyan amatissimo in tutto il mondo.

 

 

Fonte: Kotaku