Dragon Age MagekillerComic Book Resources ha intervistato Greg Rucka sul suo prossimo impegno, previsto in uscita a dicembre, come sceneggiatore di una storia a fumetti ispirata al mondo di una delle saghe videoludiche di maggior successo degli ultimi anni: Dragon Age. Si intitolerà Dragon Age: Magekiller la serie affidata alla penna dell’autore che torna a collaborare, per l’occasione, con Dark Horse.

La BioWare mi ha lasciato giocare coi suoi giocattoli e io ho cercato di stare dannatamente attento a non romperli, rovinarli, graffiarli in alcun modo.

La storia vedrà protagonista una coppia di cacciatori di maghi, Marius e Tessa Forsythia. La città di Minrathous, capitale dell’Impero Tevinter, è un luogo che i fan della saga di videogiochi ancora non conoscono nel dettaglio. Sarà anche teatro di Magekiller, che precede gli eventi di Dragon Age: Inquisition, fino a raggiungerli con la fine del secondo albo.

Gli effetti di quel che succede in Inquisition si faranno certamente sentire, dato che, come sa chi lo ha giocato, non è esagerato affermare che essi scuotano Thedas sin nelle fondamenta. Sarà impossibile ignorarli quando racconteremo la storia di Magekiller. Quindi aspettatevi parecchi riferimenti diretti e parallelli con il gioco.

Rucka ha ammesso di camminare su un terreno potenzialmente minato, dato che molto di quel che accade in Inquisition è stabilito o influenzato direttamente dalle scelte dei giocatori. Lo scrittore ha voluto assicurarsi di onorare quella libertà di scelta anche nel fumetto.

Una delle cose belle dei giochi BioWare è il fatto di renderli non solo un’esperienza universale, ma anche personale. Il tuo personaggio è solo tuo e non sarà mai uguale a quello di un altro giocatore. Così come non sarà mai uguale al mio. Per me è stato un impegno importante cercare di non contraddire mai quel che i singoli giocatori possono aver affermato con le loro esperienze personali.

I due protagonisti sono completamente nuovi, il che aiuta a non ridurre Magekiller a una semplice ripetizione, sotto altro medium, di quanto già visto nella versione videoludica di Dragon Age. Marius è un ex-schiavo divenuto mercenario che si specializza nella caccia ai maghi. La storia, in generale, sembra simile a quella di Dragon Age 2 e di Fenris, ma Rucka ha assicurato che ci sono molte differenze tra i due personaggi.

Marius non ha alcun potere magico e, soprattutto, ha motivazioni del tutto diverse, per fare quel che fa. Fenris è dominato dalla rabbia, mentre Marius è freddo e controllato: non è che uno strumento di morte, uno strumento che ora è libero e appartiene a se stesso. Lui e Tessa daranno la caccia a chiunque, se il prezzo è quello giusto.

Marius è stato definito da un autore della BioWare, Mike Laidlaw, come il Boba Fett di Tevinter. Dalla descrizione di Rucka, sembra corrispondere all’etichetta. Tessa ha invece una storia più misteriosa alle spalle.

Figlia reietta di una famiglia nobile, è anche la narratrice della storia. Come sia finita una come lei, istruita, colta e un tempo ricca, a lavorare con un assassino prezzolato di maghi rimane da scoprirsi. Non si abbandona una delle famiglie più in vista di Nevarra per una vita così, senza un motivo. Il suo ruolo è quello di una sorta di manager: senza Tessa, Marius sarebbe probabilmente altrettanto mortale, ma le sue decisioni non altrettanto sagge.

Ci saranno, ovviamente, alcune apparizioni dei personaggi ricorrenti dei giochi della saga, anche se non saranno probabilmente quelli che i fan si aspettano dai pochi dettagli di trama che sono stati sin qui rivelati.

Alle matite, troveremo Carmen Carnero, che, secondo Rucka, è stata molto brava nel ricrere qualcosa di simile agli effetti visivi che si vedono nel videogioco in occasione di attivazione di poteri magici o incantesimi. I fan più attenti dovrebbero essere letteralmente in grado di riconoscerli al primo sguardo.

 

 

Fonte: Comic Book Resources