Criminal Image savage 2Sono ormai alcuni anni che lo scrittore Ed Brubaker non realizza, assieme all’artista Sean Philips, una nuova storia di Criminal. La sabbia nella clessidra, tuttavia, sta per giungere al termine, dato che il ritorno della saga fumettistica neo-noir che lo ha lanciato definitivamente nell’olimpo dei migliori autori di fumetti di area statunitense è ormai imminente. Gennaio vedrà infatti l’uscita nelle librerie americane di Criminal: Savage Edition. Brubaker è stato intervistato per l’occasione da Comic Book Resources, ai cui microfoni ha tentato di definire la propria opera in questi termini:

Criminal narra una serie di crime story indipendenti, tutte ambientate nella stessa città, in cui i personaggi che si incontrano di passaggio in una storia diventano protagonisti della successiva. Sin qui, ogni volume è il nostro omaggio a una storia archetipica del noir, dalla truffa alla vendetta fraterna, all’uomo sotto il controllo di una donna fatale. Sono storie fortemente reali, sperimentali, nella misura in cui sovvertono i luoghi comuni del genere, e piuttosto uniche… spero.

Criminal Image savage 1Il passaggio alla Image annunciato negli ultimi mesi del 2014 sta finalmente per compiersi, e Ed e Sean hanno firmato un accordo a lunga scadenza con la casa editrice: cinque anni. Ma la decisione di garantirsi una collaborazione di ampio respiro non ha influenzato granché la voglia di Brubaker di tornare sui personaggi. La ragione che sta dietro a Criminal: Savage Edition, è che i volumi originali verranno ripubblicati con la nuova etichetta e pareva un’idea interessante dare al pubblico anche qualcosa di nuovo da leggere. La storia ha per protagonista Teeg Lawless, personaggio già visto ma che non ha mai avuto i riflettori realmente puntati su di sé.

Sono circa quindici anni che l’idea mi rimbalzava in testa, da quando sentii dire che, negli anni Settanta e Ottanta, un sacco di carcerati erano abbonati a riviste di fumetti di taglio maturo, come Heavy Metal, Conan, Creepy e altre ancora. Ecco perché l’inedito si concentra sulla vita in penitenziario: da allora ho questa immagine di un tizio in una cella che legge un fumetto fantasy in bianco e nero, con dei barbari come protagonisti. Quindi il nuovo Criminal è ambienta nei Settanta e dovete aspettarvi un fumetto dentro al fumetto. Per quanto riguarda Teeg, è vero che non lo abbiamo visto moltissimo all’interno delle vicende, ma è sempre stato presente sottotraccia, la sua influenza è ovunque.

Criminal Image Cover 3Un periodo d’oro per il fumetto di crime story, quello odierno. Non era così negli anni dell’esordio di Criminal, quando Brubaker e Philips affrontavano un mercato da anni ben poco ricettivo verso il genere. Non che la cosa influenzi in maniera decisiva il loro lavoro, dice lo sceneggiatore: la sfida è sempre quella di migliorarsi costantemente, cercando di fare sempre qualcosa di nuovo. Anche la serie noir più recente della coppia creativa, The Fade Out, che prosegue tutt’ora, viaggia in quest’ottica. Ma The Fade Out e Criminal sono storie profondamente diverse, pur appartenendo allo stesso genere.

Le storie di Criminal hanno tutte quante almeno una caratteristica che le rende tali, le differenzia dal nostro lavoro su altre serie. Ad esempio, nella mia ottica, sono tutte quante vicende che si concentrano su un personaggio alla volta. The Fade Out è invece un’opera imperniata su un periodo, si basa su specifiche coordinate spaziotemporali, e il centro dell’attenzione è sempre su un mistero e un omicidio.

L’intervista si chiude con le indicazioni di Brubaker sui prossimi progetti legati a entrambe le serie: c’è già un’idea molto precisa del finale di The Fade Out, dopo la quale lo sceneggiatore vuole dedicarsi a progetti brevi, come sempre dopo averne affrontati di più ampi; la nuova storia di Criminal è invece ancora in fase embrionale. Tuttavia, lui e Philips non hanno intenzione di mollare l’universo narrativo che li ha lanciati. I fan sono avvisati: ne vedremo ancora delle belle.

 

 

Fonte: Comic Book Resources