La Gwen Stacy che abbiamo imparato a chiamare Spider-Gwen, eroina ragnesca di una realtà parallela del Multiverso Marvel, farà presto il suo ritorno con la serie Ghost Spider, scritta da Seanan McGuire e disegnata da Takeshi Miyazawa, lo stesso team creativo dell’appena conclusasi Spider-Gwen: Ghost Spider, supervisionata dall’editor Devin Lewis.

In attesa del 21 agosto, data di debutto della nuova testata negli Stati Uniti, i tre hanno detto la loro sul personaggio e sulle sue qualità:

 

Ghost-Spider #1, copertina di Jorge Molina

McGuire – Gwen sta molto meglio dopo gli eventi di Spider-Geddon. Ha affrontato Man-Wolf ed è più sicura del fatto che il mondo possa sopravvivere senza di lei per cinque minuti, se serve. Ora è pronta per una nuova nuova sfida. Si sente un po’ alla deriva, perché è una dei pochi super eroi del proprio mondo e sente la mancanza della propria identità segreta. Ora spera che la vita da normale studentessa universitaria le faccia bene.

La cosa che più amo di lei è il suo sarcasmo. Non è la naturale umorista che è Peter Parker, ma ha una lingua tagliente e sa dove colpire con le parole quando serve. La sfida più grande che ha di fronte ora è il college. Sappiamo che non è la migliore a gestire il tempo, e ora le toccherà avere a che fare con orari e scadenze. Ci saranno molti visi familiari attorno a lei, ma non volete certo che vi anticipi quali, vero?

Miyazawa – Per me è sempre entusiasmante ricevere le nuove sceneggiature di Seanan e vedere in tempo reale l’evoluzione di Gwen. La sua caratterizzazione è sempre stata molto coerente e la scrittura è realistica, terra terra. Seanan lascia molto spazio alla mia creatività e all’improvvisazione nelle scene d’azione, cosa che apprezzo molto.

Gwen è ovviamente il personaggio della serie che preferisco disegnare. Tenere in equilibrio la sua vita normale e quella da super eroina è stata una sfida. È una ragazza comune con problemi altrettanto comuni, quindi ho fatto del mio meglio per ricordare a me stesso che non ha la risposta a tutti i problemi, che si adatta alle cose man mano. Avendo una divisa che si adatta molto alla figura, rappresenta una bella sfida per me, come disegnatore, e ho dovuto ripassare molto le mie tecniche di anatomia, nell’ultimo anno.

Recentemente, mi sono sforzato di comporre le mie tavole in maniera più cinematografica e di disegnare con un approccio un po’ più realistico che in passato. Le influenze più grandi, nell’ultimo anno, sono stati Stuart Immonen e il regista Alberto Mielgo. Ogni pagina firmata da Stuart è un master in miniatura sul disegnare fumetti, mentre Spider-Man: Un nuovo universo e il cortometraggio The Witness, tratto da Love, Death & Robots mi hanno spazzato via.

Ghost-Spider #2, copertina di Jorge Molina

Lewis – Tenere i nostri eroi con i piedi per terra è sempre una delle cose più difficili. Non solo nelle storie in cui la gente viaggia per il multiverso. Fortunatamente, Seanan è così brava che porta nella vita di Gwen un sacco di realtà e di emozioni. Le prove della band, cercare di andar bene a scuola, le fatiche amorose… grandi problemi che Gwen affronta dai tempi di Jason Latour e Robbi Rodriguez. Sono tutti molto reali, e ci si immedesima facilmente nelle esperienze che Gwen ha affrontato, come tutti i personaggi ragneschi che hanno poteri e responsabilità al loro nucleo. Quindi, anche se è giovane, è sempre in ritardo e perde lo zaino nel caos che è la sua vita, il punto è che Gwen ha il cuore al posto giusto.

Una volta che abbiamo capito che volevamo che Gwen abbracciasse del tutto il nome di Ghost Spider e che altrettanto doveva fare la testata, abbiamo deciso di pensare al modo in cui comunicare la cosa con le immagini. Dato che le copertine sono la prima cosa che si vede in un fumetto, ci pareva il punto migliore da cui partire. Jorge Molina è uno dei migliori in circolazione, quindi l’ho chiamato al volo, convinto che avesse già troppi impegni, e invece, per fortuna, ha trovato il tempo per Gwen.

 

Lewis parla di Ghost Spider come di una delle serie più facili su cui lavorare per un editor, grazie al fatto che Seanan McGuire, ex scrittrice di romanzi young adult, non è solo una grande professionista, ma ha anche una visione molto coerente della direzione della storia e del pubblico a cui si rivolge, oltre a una grande cultura in fatto di storie Marvel.

Miyazawa, dal canto suo, ha un particolare talento per rendere affascinanti i momenti più tranquilli e riflessivi delle storie, una dote non comune per un disegnatore di comics.

 

Ghost-Spider #1, anteprima 01

Miyazawa – Quali figure mi hanno più influenzato? Spider-Man è il mio personaggio preferito da sempre, quindi certamente devo citare Stan Lee e Steve Ditko.

Dopo aver incontrato Joe Quesada a una convention, tempo fa, ho avuto la fortuna di fare uno stage negli uffici della Marvel che si occupano di Spider-Man, durante il college. Il mio primo semestre ho lavorato con C.B. Cebulski, Steve Wacker e Tom Brennan. Dopo la laurea, c’era una posizione libera per assistente editor, che ho rilevato per lavorare con Sana Amanat e Nick Lowe. Da allora, non si sono più liberati di me.

E lasciatemi ringraziare Flo Steinberg, correttrice di bozze a tempo pieno quando feci lo stage e colonna portante per tutti noi stagisti. Flo stava alla Casa delle Idee sin dagli esordi, e parlare con lei dava la sensazione di avere davanti una persona di cuore, con l’anima a nudo. Sapeva meglio di chiunque altro che a volte si bucano le scadenze e che le storie non sempre hanno il successo sperato, ma che c’è una ragione per cui amiamo così tanto i fumetti. Devono essere divertenti e così deve essere il lavoro che ci sta dietro. Una lezione che non dimenticherò mai.

 

Ghost-Spider #3, copertina di Jorge Molina

 

 

Fonte: Marvel