O almeno questa è la speranza. Perché è notizia di questi giorni la vendita della storico magazine statunitense nato negli anni settanta come versione USA dell’ancor più prestigiosa Metal Hurlant, la rivista francese contribuì a lanciare, tra gli altri, Moebius, Jodorowsky e tanti altri autori ed artisti europei che cambiarono per sempre il volto del fumetto internazionale, non ultimi quelli degli anni Ottanta italiani, da Pazienza a Tamburini e Liberatore.

Dopo il successo degli anni Settanta e Ottanta, che portò al bizzarro film cult di animazione nel 1981, Heavy Metal languì e cedette il passo allo stile più lineare ed intrattenitivo degli anni Novanta. I vari tentativi di rilancio, portati avanti dall’autore Kevin Eastman, co-creatore delle Teenage Mutant Ninja Turtles assieme a Peter Laird, sono falliti o naufragati in dati deludenti. Ora, Eastman molla il colpo e vende la maggioranza delle quote di proprietà al produttore musicale David Boxembaum e a Jeff Krelitz, professionista dell’industria del cinema, che promettono di rilanciare il marchio e di ampliarlo.

Progetti di serie tv in ballo, come Peter Panzerfaust (adattamento dell’omonimo fumetto Image) e Chew (la bellissima serie di John Layman e Rob Guillory), sono solo alcune delle iniziative che dovrebbero incrociarsi con il ritorno della rivista. La quale, nelle intenzioni del duo, riprenderà il proprio storico ruolo di fucina e vetrina di nuovi talenti, proposta di fumetto controcorrent. Il tutto in un rinnovato formato digitale. Non sono ancora del tutto definiti i contorni del progetto, ma non possiamo che essere felici del tentativo di rammodernare e rivitalizzare un marchio come quello di Heavy Metal, che ha un posto nel cuore di ogni fan di fumetto.

Heavy Metal

Fonte: Comics Beat