La rete cambierà tutto. Lo abbiamo sentito dire milioni di volte, lo abbiamo visto accadere in continuazione. Cambiamenti non necessariamente epocali, ma certamente sensibili. Da qualche anno, pare che tocchi al mondo del fumetto. Gli artisti che si promuovono sul web, che pubblicano web-comic, non solo fanno spesso il salto verso l’editoria tradizionale e i supporti cartacei, ma sempre più ottengono risultati in termini di popolarità e di vendite. La vetrina della rete si sta imponendo, nemmeno troppo velatamente.

La dimostrazione: Lucca Comics & Games 2013. Se ci siete stati, sapete che, a parte Leo Ortolani e poche altre superstar affermatissime, le code più lunghe e le folle più massicce si sono accalcate ai banchi e agli stand degli artisti della rete. Se invece non ci siete stati, eccovi qualche numero sulle vendite. Nei quattro giorni di fiera, Zerocalcare ha venduto un numero complessivo di circa 2300 copie dei suoi volumi, sulla scia della recentissima uscita di Dodici. Luca Cecchi, in arte Bigio, ha totalizzato 2500 copie dei vari volumetti del suo Drizzit, strip parodia di un celeberrimo personaggio della letteratura fantasy. Mirka Andolfo, con il sexy Sacro/Profano, ha venduto 1500 copie dell’albo d’esordio della serie, edito da Dentiblù.

Numeri davvero niente male, che seguono le vendite notevoli degli anni scorsi di personaggi come Davide La Rosa con il suo Suore Ninja e quelle di Davide “Daw” Berardi che si è appena accasato alla Panini come nuovo autore comico della scuderia. E l’elenco che potremmo fare è lungo. Dati che non possono e non devono sfuggire allo sguardo di editori e appassionati, per comprendere la direzione che sta prendendo il fumetto in questi anni di cambiamento e nuove occasioni.