Lo scienziato torna spesso e volentieri sull’argomento sul suo blog o nelle sue lezioni, e in uno degli interventi più recenti ha spinto all’estremo le conseguenze delle sue teorie ipotizzando un’applicazione dei poteri di Ant-Man contro il più potente e famoso “rivale” di casa DC Comics. Questo l’esito da lui ipotizzato:
Quando Ant-Man entra nel Microverso e qualcosa va per il verso storto, non va semplicemente in un posto più piccolo, come in Viaggio Allucinante. Ha accesso a un luogo dove la natura della realtà cambia attorno a lui, quindi, una volta entrati nel reame quantistico, una serie di leggi differenti prende il sopravvento.
La gravità, come ha già detto Einstein, non è altro che la curvatura dello spazio-tempo, la curvatura di qualcosa che chiamiamo il manifold, come una struttura quadrimensionale, una sfera, un globo. Se sei in grado di capirla e di manipolarla, puoi cambiare la curvatura dello spazio-tempo e cambiare la gravità.
Ciò che intendo dire è che una potenziale comprensione del codice quantistico da cui proviene la curvatura dello spazio-tempo, Ant-Man potrebbe incrementarla o ridurla. Pur rimanendo nelle stesse leggi della fisica, le costanti cambierebbero. Ant-Man potrebbe creare, per esempio, un buco nero. Superman ce la farebbe a sfuggire a un buco nero? Probabilmente no. Quindi game over.
Una teoria che non è dispiaciuta affatto al regista di Ant-Man, Peyton Reed, che ha voluto condividerla e commentarla sul suo profilo Twitter con le parole: “È scienza, si sappia!”.
Fonte: CBR
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