Ecco i nodi più interessanti delle loro dichiarazioni:
Lemire – Sin dall’inizio, la storia ha avuto come argomento una comunità. Da un lato c’è Padre Fred, che arriva nella città di Gideon Falls e cerca il suo posto dopo anni di continui viaggi. Dall’altra c’è Norton, che vive dall’altra parte di quella comunità. Conduce una vita relativamente anonima in una città piuttosto grande ma è anche spinto verso Gideon Falls e la sua gente. Quindi, ho sempre saputo che il cast della serie sarebbe stato piuttosto nutrito e, per me, questo la fa funzionare anche meglio, perché mi aiuta a far capire quanto il Black Barn, il male che si nasconde in città, abbia ampio effetto sul mondo.
Sorrentino – Credo che sia interessante aggiungere che il primo titolo che Jeff ha pensato per questa serie è proprio Black Barn. Poi, il mistero che lo sottende e la storia della sua origine hanno continuato ad espandersi e Jeff si è immerso sempre più nella vicenda. Il cast e il mondo attorno a essa sono andati costantemente crescendo ed è diventato chiaro che le cose non erano incentrate solo sul Black Barn, ma riguardavano una comunità intera. Un po’ come se Gideon Falls fosse diventata essa stessa un personaggio e fosse diventato chiaro che era la protagonista.
Lemire – Stiamo iniziando a immergerci nel passato di Gideon Falls e del Black Barn. Questa storia così ramificata è stata solo accennata nel primo arco. Ora vedremo davvero il suo disvelarsi davanti ai nostri occhi e scopriremo anche qualcosa del passato più recente, anche quello di Fred e di Norton.
Sorrentino – Come ha detto Jeff, ci sono un sacco di cose che vi abbiamo solo suggerito, sinora, riguardo il passato di Gideon Falls. Recentemente ho disegnato alcune pagine che la ritraggono nel 1900 e che mostrano le origini dell’orrore, il momento in cui ha preso vita. Credo che sarà molto interessante, per i lettori. Molte delle domande che vanno cercando, si trovano nel secondo ciclo di storie.
Storie che, promette Lemire, andranno sempre più complicandosi e che rappresentano una sfida tanto per gli autori quanto per i lettori. Lo sceneggiatore non si nasconde dietro un dito e ammette che leggere Gideon Falls può essere faticoso, come mettere assieme un puzzle, ma afferma che questo lo rende maledettamente soddisfacente da scrivere e, nei suoi progetti, da leggere.
Sorrentino – Ho sempre avuto l’abitudine di trarre ispirazione da ogni fonte mediatica, specialmente dai film e dalla TV. Credo che mescolare diversi mondi sia un ottimo modo per dare vita a qualcosa di unico e di diverso. Ho sempre amato l’horror, probabilmente più di ogni altro genere narrativo. Direi che le mie storie preferite sono Alien e Il colore venuto dallo spazio, un racconto di Lovecraft. Adoro il modo in cui descrive l’indescrivibile, mi ha sempre messo in moto l’immaginazione e ispirato a trovare modi per disegnare le sue impossibili descrizioni.
Lemire – Per me, la pietra miliare assoluta rimane Twin Peaks. Da quando ho tredici anni, la cosa che preferisco del Cinema o della TV. Per me, Gideon Falls è una lettera d’amore a Twin Peaks, ma questo non significa che stia cercando di copiarla pedissequamente. Noi creiamo il nostro mondo, qui. Al di là di Lynch, le influenze più forti sulla serie sono i racconti di Lovecraft, il film Allucinazione Perversa, Shining e It.
I due hanno anche parlato della serie TV che Hivemind sta mettendo in cantiere. Troppo presto per i dettagli. Lemire si è limitato ad affermare che i produttori hanno adorato il fumetto e a dirsi certo che vorranno fargli onore. Ovviamente, le sorti di questa avventura lo interessano, ma la sua principale preoccupazione è raccontare la vicenda nel miglior modo possibile.
In Italia, Gideon Falls verrà pubblicato da BAO Publishing.
Fonte: Comic Book Resources
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