Wonder Woman #41, cover

Wonder Woman #41, cover

Vi abbiamo già mostrato il nuovo look di Wonder Woman a partire dal prossimo giugno, nell’ambito della rivoluzione DC Comics che prenderà il via al termine del maxi-evento Convergence.

Dopo la diffusione online del nuovo costume dell’Amazzone, sono stati in molti a esprimere del dissenso. Fra questi, anche il leggendario artista J. Scott Campbell, vero e proprio esperto nel ritrarre personaggi femminili che ha voluto dire la sua tramite il proprio account Facebook attraverso un post in seguito rimosso.

Raramente faccio commenti riguardo gli affari dell’industria del fumetto sulla mia pagina FB personale, ma lo devo dire, le spalline, specialmente se grandi, ingombranti e di metallo, non stanno MAI bene alle donne. Ogni cosa riguardo queste è anti-femminile e manca di eleganza. Non c’è grazia alcuna in questo approccio. E, come nota a margine, penso che la continua e istintiva domanda del popolo di internet di tenere le eroine coperte dalla testa ai piedi abbia creato una reazione esagerata. Lei è una Guerriera Amazzone, non una Talebana!

A questo post hanno fatto seguito ulteriori affermazioni, sempre da parte del disegnatore.

Sono molto contento di non dover disegnare questo costume. Il politicamente corretto su richiesta non mi interessa affatto.

Scommetto che le parti blu del costume erano scoperte all’inizio del processo creativo: questo mi sembra proprio un compromesso dell’ultim’ora.

Ci sono molti modi di disegnare zone scoperte in maniera elegante e non trash senza arrivare a fare questi pasticci. Sono tutti spaventati da qualcosa al giorno d’oggi.

Il costume sembra tutto fuorché pratico. Come possono supporre che riesca a essere agile, a fare movimenti fluidi, indossando questa goffa e ingombrante schifezza?!

Se le spalline fossero state più eleganti, più consone alla forma del suo corpo, forse mi sarebbero anche piaciute. Penso alle armature degli Elfi de Il Signore degli Anelli: le armature dei personaggi femminili lì hanno una certa grazia.

Superman/Wonder Woman #18, cover

Superman/Wonder Woman #18, cover

Sono state molte le risposte all’invettiva lanciata da Campbell, e quasi tutte positive. Anche altri celebri artisti del settore hanno manifestato il loro pensiero a riguardo, supportando l’opinione del disegnatore di Danger Girl.

Joe Madureira ha dichiarato:

Anche io non sono un grande fan di questo costume, onestamente. Vedremo quale versione attirerà maggiormente i cosplayer, se questa o la classica. Scommetto i miei soldi sulla versione classica. Ma, più che dal costume, sono disturbato dalle lame che spuntano dalle braccia. Wonder Woman non mi ha mai dato l’impressione di essere propriamente una da “lame che spuntano dalle braccia”. Lei è più come Capitan America. Certo, il personaggio può evolvere e cambiare nel tempo, ma questo mi sembra troppo. Anche se parlo senza aver letto la storia e senza conoscere il contesto narrativo.

ChrisCross ha poi detto la sua:

Sono d’accordo con J. Scott. C’è una reazione esasperata su questo tema, da un lato e dall’altro. I personaggi maschili continuano a essere disegnati muscolosi e arrabbiati. E, anche se i seni di un personaggio femminile non dovrebbero avere le dimensioni di due cocomeri, anche se queste non dovrebbero combattere in bikini e pistole, a meno che non si parli di Milo Manara, si può avere un approccio femminile grazie a un migliore design dei costumi, che possa essere accomodante con le forme femminili, ma anche funzionale al concept del fumetto. Wonder Woman dovrebbe essere l’incarnazione di una donna sexy, aggraziata, saggia e potente. Niente di tutto questo viene mostrato dal nuovo costume.

Infine, Leinil Francis Yu ha aggiunto.

Questo non è un personaggio sexy, ma una macchina da guerra. O queste lame servono a qualcos’altro? Mancano solo i capelli corti: così sarebbe perfetta.

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Fonte: Bleeding Cool