Starlin – Mi feci un buco nella mano, tra il pollice e l’indice, e pensai che il mio tempo come artista fosse ormai finito.
Fu un duro colpo per Starlin, che era diventato un artista tra i più acclamati della Marvel negli anni 70. Continuò a fare esercizi stringendo una palla, al solo scopo di potere un giorno abbottonarsi la camicia senza aiuto.
Con il tempo riprese ad andare alle convention, e il suo agente gli chiese di tanto in tanto di provare a fare qualche disegno. Uno di quei disegni era per l’artista Jaime Jameson, che sognava di avere un Dottor Destino realizzato da Starlin.
Starlin – Mi sono seduto con una matita in mano e, con mia grande sorpresa, sono riuscito a fare questo disegno senza che la mia mano si irrigidisse.
Poco dopo, Starlin e Jameson hanno unito le forze per Dreadstar Returns, un revival in formato graphic novel del titolo su cui Starlin aveva lavorato per la prima volta negli anni 80, incentrato su Vanth Dreadstar, il capo di una squadra sconclusionata che compie varie missioni in giro per la galassia. Starlin scrive i testi e disegna a matita la storie, mentre Jameson pensa alle chine.
Starlin – Sono trascorsi vent’anni tra le due storie, e ho deciso che anche per i personaggi dovevano essere passati vent’anni. Come sono cambiati dopo tutto questo tempo?
Mi piacerebbe vedere una serie TV di Dreadstar. Non mi interessa un adattamento cinematografico, è una storia a lungo termine. Una pellicola o una trilogia non servono. È troppo complessa.
L’anno scorso, Starlin ha presentato un’anteprima di Dreadstar, con tanto di cattivo modellato sul presidente di allora, Donald Trump, con cui il creatore era entrato in contrasto per una serie di motivi, inclusa la sua campagna che utilizzava le sembianze di Thanos in Avengers: Endgame (Starlin conferma che l’illustrazione non gli è valsa una visita da parte dei servizi segreti).
Dopo aver visto il Folle Titano uccidere metà dell’universo in Avengers: Infinity War, Starlin non vede l’ora di vedere un’altra delle sue creazioni sullo schermo con Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli in arrivo il 3 settembre per i Marvel Studios.
Sebbene abbia avuto modo di fare amicizia con il regista di Guardiani della Galassia, James Gunn, Starlin non ha ancora avuto l’opportunità di incontrare la squadra che ha realizzato Shang-Chi, in parte perché il film è stato girato nell’epoca del Covid-19:
Starlin – Questa volta non c’è nessun cammeo. Andrò al cinema all’oscuro di tutto, proprio come tutti gli altri. Non vedo l’ora di vederlo.
Per quanto riguarda Dreadstar, Starlin e Jameson sono già al lavoro sull’episodio successivo.
La prossima storia riguarda l’accettazione dell’inevitabile, un’esperienza che abbiamo dovuto fare tutti nell’ultimo anno.
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Fonte: Hollywood Reporter
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