Torna Klaus, il combattivo Babbo Natale di Grant Morrison e Dan Mora. Klaus and the Crying Snowman è la nuova, invernalissima avventura di questo personaggio che ha visto la luce nel 2015 e che si ripresenta, ogni dicembre, tra le proposte dei BOOM! Studios con uno speciale.

Lo scrittore scozzese ha parlato dell’appuntamento di quest’anno sulle pagine di Comic Book Resources:

 

Klaus and the Crying Snowman #1, copertina di Dan Mora

Il fumetto è un one-shot, anche se abbiamo discusso della possibilità di scrivere qualcosa di più ampio. Ho idee per una cosa del genere e altre per degli speciali. Credo che un giorno tornerò a fare i conti con la guerra sulla Luna, ma prima voglio introdurla ai lettori e dar loro un’idea precisa di che cosa sia.

In questa nuova storia, il riferimento che ci siamo scelti è invece Yellow Submarine. Siete un po’ confusi? Mi piace dirlo e vedere le reazioni della gente. Un giorno, forse vi riveleremo quello che è successo, ma per adesso accontentatevi di questi piccolo flash.

L’idea, per me, è da sempre quella di proporre Santa Claus come un super eroe, cosa che influenza ogni mia decisione. Si tratta di un eroe laico, come lo sono un po’ tutti i super eroi. Ci siamo concentrati su questo aspetto, rendendo la slitta un po’ la sua Batmobile, ad esempio, mentre gli altri Santa Claus sono diventati una Justice League di scienziati. E tutto fa riferimento a questo dettaglio identitario. Klaus ha un super cane e ci sono un sacco di idee comuni sul Natale che abbiamo trasformato in maniera da farle diventare concetti supereroistici.

I primi due speciali hanno visto Klaus invadere la vita di due giovani donne, mentre in questo caso ci focalizziamo sul rapporto tra un bambino e suo padre. Da questo tema natalizio proviene l’idea di un giovanotto che costruisce, con il padre, un pupazzo di neve: un momento importante per moltissimi di noi. Poi ho iniziato a farla diventare una storia un po’ alla Scrooge. Questo papà non è affatto una brava persona. Il modo in cui Klaus si occuperà di lui non ha nulla a che vedere con quel che farebbero Batman e Superman.

 

Morrison conferma: tra le influenze di questa nuova avventura di Klaus c’è anche un vecchio film di serie B, intitolato Santa Claus Conquers the Martians, che mescola la figura di Babbo Natale con quella di un avventuriero spaziale.

 

Non ci sono grandi proclami in questa storia, ma certamente è presente un messaggio di perdono e l’invito a vedere il meglio di ogni situazione. Credo sia un messaggio che tutti abbiamo bisogno di sentire da parte di Klaus e che non ci si può aspettare da molti altri. Lui ha il permesso di essere più buono di tutti gli altri buoni, cosa che amo del personaggio, perché è assolutamente adorabile anche se ti prende a calci in culo. Credo che l’invito al perdono funzioni perché anche i cattivi a volte meritano una seconda possibilità. Non si sa mai. Ecco come Klaus guarda al mondo.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources