La notte più stregata dell’anno è passata da poco, ma forse c’è chi ha ancora fame di orrore. Dozzine e dozzine di stereotipi su Halloween ci hanno abituato ad attingere alla cinematografia per provare un brivido di terrore, ma chi volesse andare in cerca di emozioni forti può anche attingere a un patrimonio horror fumettistico capace di far rabbrividire gli animi più impavidi con le sue storie, le sue atmosfere e le sue paure. PasteMagazine ha stilato una classifica delle storie horror a fumetti più riuscite e terrificanti dell’era moderna del fumetto. Accanto a grandi classici e nomi celebri, anche qualche chicca sconosciuta e da riscoprire e leggere a lume di candela in una notte tempestosa.

 

 Neonomicon di Alan Moore


Neonomicon di Alan Moore

13) 30 Days of Night, di Steve Niles, IDW

Come rendere ancora più terrificante la storia di una tribù di vampiri intenzionata a sterminare un villaggio di umani inermi? Semplice, ambientandola in Alaska, dove una notte dura trenta giorni! Nonostante la strenua resistenza, gli umani non hanno nessuna speranza di sopravvivenza…

 

12) Black Hole, di Charles Burns, Kitchen Sink

Una storia horror atipica, con ben poca violenza e ancora meno stereotipi tradizionalmente associati al genere, ma il lento e inesorabile diffondersi di un virus che muta le sue vittime trasforma gradualmente anche la situazione più comune in un delirio farneticante.

 

11) Ghosts and Ruins, di Ben Catmull, Fantagraphics

Un volume che non è tecnicamente parlando nemmeno un fumetto, ma una raccolta di immagini di case infestate accompagnate da una storia in prosa. Se pensate che non possa raggiungere vette sufficientemente inquietanti, un’occhiata all’illustrazione e al testo del giardino concimato con cadaveri umani vi farà cambiare idea.

 

Hellblazer: Constantine

Hellblazer: Constantine

10) Hellblazer: John Constantine, di Jamie Delano, Vertigo

Il cinico mago dell’universo Vertigo (ora DC), è coinvolto nell’allucinante storia di sua nipote Gemma. Quella che sembrava un’innocente visita a tre amiche si trasforma presto in un allucinante rito satanico ordito da entità soprannaturali. La bravura dell’autore, Jamie Delano, consiste soprattutto nel dipingere come terrificanti non solo gli elementi soprannaturali come fantasmi, demoni e non morti, ma anche gli orrori fin troppo reali della violenza, dell’abuso e della disperazione.

 

9)Hellboy,di Mike Mignola, Dark Horse

Il diavolo rosso di Mike Mignola è noto al pubblico casuale soprattutto come personaggio di azione e di ironia, ma le tavole originali di Hellboy sanno evocare atmosfere inquietanti e colpi di scena scioccanti di grande qualità. È il caso di The Corpse, storia che recupera il tema dei bambini scambiati nelle culle dai folletti descrivendolo a tinte morbose e dai risvolti demoniaci.

 

8) I Feel Sick, di Jhonen Vasquez, Slave Labor Graphics

Horror e humor nero sono una combinazione classica e vincente, come dimostra questa delirante storia di un’illustratrice indotta a compiere le peggiori nefandezze dalla visione di una bambola dai capelli viola.

 

7) Johnny, the Homicidal Maniac, di Jhonen Vasquez, Slave Labor Graphics

Cosa può esserci di più inquetante di un adolescente la cui strada per raggiungere l’età adulta passa per una serie di riti di passaggio che lo inducono a mietere delitti a ripetizione, a morire e a visitare sia l’inferno che il paradiso e ad annientare tutto il creato? Il fatto che lo stesso autore, Vasquez, sia poi uscito di senno proietta una luce ancora più inquietante sull’opera.

 

6) Locke and Key, di Joe Hill, IDW

neonomicon

Swamp Thing di Alan Moore

Temi classici come una casa infestata e artefatti di natura demoniaca (le chiavi che danno il titolo all’opera) maneggiati da un “figlio d’arte” che ha l’orrore nel sangue, il figlio di Stephen King. Come spesso accade anche nelle storie di papà, il vero orrore non viene tanto dall’elemento soprannaturale vero e proprio, ma dalle pulsioni perverse e nascoste dei protagonisti.

 

5) Nailbiter, di Joshua Williamson, Image

Di serial killer che vanno a caccia di vittime ne abbiamo visti un’infinità. Ma quando si parla di Buckaroo, Oregon, una cittadina che ha dato i natali a oltre una dozzina dei peggiori assassini del mondo, la linea di confine tra assassini e vittime si fa indistinta e il risultato è una macabra royal rumble dove tutti possono uccidere tutti, e nel peggiore dei modi.

 

4) Neonomicon, di Alan Moore, Avatar

Alan Moore che si cimenta con i temi lovecraftiani. Dobbiamo dire altro? Sesso, violenza e brividi occulti uniti in una miscela come solo il grande maestro del fumetto sa fare.

 

3) Severed, di Scott Snyder & Scott Ruft

Il protagonista: un assassino. E fin qui, nulla di nuovo. Il modus operandi: cannibalismo. E già le cose si fanno pesanti. Le vittime: bambini. E qui ci addentriamo nel morboso. La storia: prima di divorare ogni vittima, l’assassino si insinua nella sua vita fino a diventare una presenza familiare e fidata, cosa che rende il suo approccio a ogni vittima ancora più agghiacciante del delitto stesso.

 

The Walking Dead

The Walking Dead

2) Swamp Thing, di Alan Moore, DC/Vertigo

Ancora Alan Moore, in quello che generalmente viene acclamato come uno dei suoi capolavori: la saga di Swamp Thing sovverte tutto ciò che il lettore pensava di conoscere sul personaggio, annientando l’umano che sembrava essere al centro della storia e portando sotto i riflettori il mostro. Alieni, demoni e lupi mannari non mancano, ma gli orrori migliori sono quelli psicologici, specialmente quando entra in scena Jason Woodrue, l’antagonista del protagonista, che percorre la strada inversa a quella di Swamp Thing partendo da umano e degradandosi fino a diventare una folle entità vegetale dai propositi genocidi.

 

1) The Walking Dead, di Robert Kirkman, Image

Era inevitabile che ai vertici di questa carrellata svettasse la saga dei non morti di Robert Kirkman, che riesce nel non facile compito di dimostrare che in un modo invaso da zombi cannibali, l’uomo riesce ancora ad essere il peggiore dei mostri! Un incrocio tra l’horror più splatter e quello più filosofico e psicologico del Signore delle Mosche e del Leviatano che superata la soglia dei 100 numeri continua ancora a ipnotizzare e ha invaso anche i piccoli teleschermi.

 

Fonte: PasteMagazine