Quando un paio d’anni fa BAO Publishing ha iniziato a pubblicare La fortezza, in patria il fumetto era ferma dal 2014; l’epica saga fantasy umoristica creata da Joann Sfar e Lewis Trondheim sembrava ormai destinata a restare incompiuta, nonostante le dichiarazioni degli autori che volevano superare i 300 volumi. È una cifra ragguardevole, ma nel tempo molti sceneggiatori e disegnatori hanno contribuito alla serie principale e ai numerosi spinoff. Ultimamente la produzione è ripresa, a un ritmo superiore a quanto sia mai avvenuto prima, al punto che quel traguardo che era nelle intenzioni dei suoi creatori non sembra più impossibile.

 

 

L’anno scorso sono usciti in Francia cinque nuovi volumi, suddivisi tra i diversi archi narrativi. Zenith, il periodo di massimo splendore dell’universo narrativo (che abbiamo conosciuto nel primo volume BAO) è proseguito con Hors des remparts ed En sa memoire, entrambi disegnati da Boulet. Inoltre è stato pubblicato il tredicesimo capitolo di Donjon Monsters, disegnato da David B., e hanno esordito i due nuovi spinoff Donjon Antipodes – e Donjon Antipodes +, ambientati rispettivamente nel passato e nel futuro remoto del mondo fantasy.

A gennaio 2021 è uscito il sesto volume di Donjon Parade, raccolta di storie brevi disegnate da Alexis Nesme, mentre l’ultima pubblicazione della serie è L’Inquisiteur mégalomane, una storia di Donjon Antipodes + disegnata da Grégory Panaccione.

Qui sotto potete trovare la sinossi del volume e alcune tavole in anteprima:

 

Mentre i due valorosi membri dell’Esercito del Teschio sono ricercati per omicidio, si diffonde la dottrina per l’uguaglianza delle specie, con il rischio di minare la supremazia elfica. Per riequilibrare i giochi di potere sarà necessario ingerire la polvere magica che può conferire la proprietà di linguaggio e l’intelligenza in grado di ottenere il potere supremo.

 

 

 

Fonte: BDGest