La testata si chiuderà con il numero successivo, il numero 37, ambientato un anno dopo, che mostrerà l’impatto che la morte di Archie ha avuto sui suoi amici. Spiega l’autore-killer Paul Kupperberg:
Archie rappresenta il meglio di noi tutti: mostrando cosa accade ai suoi amici dopo la sua scomparsa, il nostro intento è quello di mostrare che un tipo normale come Archie può essere un vero eroe, e che per tutti è importante comprendere questa verità.”
La morte di Archie è soltanto l’ultimo di molte mosse ad effetto che hanno caratterizzato la linea editoriale della Archie Comics sotto la guida di Jon Goldwater, dopo l’introduzione di un personaggio gay sposatosi con il suo partner proprio sulle pagine di Life with Archie e la pubblicazione di una testata horror vera e propria in cui l’apocalisse zombie arriva fino a Riverdale, Afterlife with Archie.
Previste numerose copertine commemorative per l’evento, che trovate nella gallery sottostante.
Fonte: Newsarama
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