Durante l’ultima edizione di Lucca Comics & Games abbiamo avuto il privilegio di incontrare Koogi, autrice di Killing Stalking. Nata nel 1994, a soli ventidue anni ha vinto con il suo webcomic il Grand Prize al secondo Lezhin World Comic Contest.

Ringraziamo James Kim, Presidente della Lezhin Entertainment LLC, l’editor Jung Hun Lee, la J-POP e ovviamente Koogi per la sua gentilezza e la sua disponibilità.

 

Benvenuta su BadComics.it, Koogi!
La prima domanda riguarda la tua passione per il fumetto: quando è iniziata e quando hai deciso che sarebbe diventata la tua professione?

Grazie a voi. La mia passione – intendo come mestiere – per i fumetti, specialmente webcomics, è iniziata con il primo anno di università. Al terzo anno mi sono iscritta al Lezhin World Comic Contest e ho vinto il Grand Prize. È stato fantastico! Tutto è cominciato lì, e ora eccomi qua. Sono davvero commossa.

Quali sono gli autori e i titoli che ti hanno ispirata e a cui ti senti maggiormente legata?

Anche se non mi hanno ispirata in maniera diretta – le loro opere sono molto differenti dalle mie – gli autori e i titoli a cui mi sento più legata sono Eiichiro Oda con il suo “One Piece” e Yoshihiro Togashi con il suo “Hunter x Hunter”.

Veniamo a parlare di “Killing Stalking”, nato come un webtoon: è questo il modo migliore per un fumettista di far conoscere le proprie capacità artistiche in Corea?

Il modo migliore di mostrare il proprio talento in Corea è attraverso vari contest, oppure sulle piattaforme di webtoon. Un altro modo è inviare i propri elaborati agli editori e ad altri media. Un altro ancora, questo è il mio caso, è la Facoltà di Fumetto all’università; un’ottima occasione per mostrare il tuo talento è la mostra annuale delle opere degli studenti in occasione del diploma. È un appuntamento davvero fantastico e riconosciuto, dove partecipano i talent scout dell’ambiente per cercare nuove promesse per il futuro.

Killing Stalking 1, anteprima 01

Nel 2015, a soli 22 anni, hai vinto con “Killing Stalking” il Grand Prize della seconda edizione del World Comic Contest indetto da Lezhin. In Italia, primo Paese al mondo ad aver dato alle stampe il tuo webtoon, il numero 1 di “Killing Stalking” è già alla quinta ristampa. Ti saresti mai aspettata un successo di questa portata?

Non mi aspettavo di vincere il contest, figuriamoci immaginare che il mio fumetto divenisse così popolare in Italia! Tutto quello che ho fatto è stato lavorare davvero sodo, e ora sono grata a tutte quelle persone che hanno iniziato ad amare la mia opera.

In Corea è insolito sentire che un manhwa, un webtoon in particolare, verrà pubblicato in prima istanza in versione cartacea all’estero, in particolare in Italia. Per cui sono veramente soddisfatta.

Uno dei punti di forza come autrice sta nello tuo stile narrativo, unico, per molti versi. È una commistione che coniuga modelli orientali e occidentali di fare fumetto. Il ritmo, il tipo di inquadrature rimandano al manhwa o al manga, ma lo storyboard e la tavola suddivisa in vignette geometriche, rettangolari, ricorda la tipica gabbia di tradizione europea o americana. Il risultato finale è molto suggestivo e originale. È qualcosa di naturale per te o hai dovuto esercitarti per raggiungerlo?

All’università, i riferimenti ai fumetti occidentali erano svariati e ho conosciuto tanti, tanti titoli. Ovviamente conosco anche molti manga e manhwa, così credo che tutti quelli e questi mi abbiano influenzato. Tuttavia non ho fatto nulla di particolare per arrivare a ottenere il mio stile. È il mio stile, e ti ringrazio per l’apprezzamento! [Ride]

Com’è nata in te l’idea alla base della storia in “Killing Stalking” e come hai concepito i suoi protagonisti, Sangwoo e Yoon Bum?

Mi risulta difficile rispondere con poche parole. Credo sia stato un processo in divenire. Il soggetto e i personaggi hanno preso forma un po’ alla volta. Voglio dire, non è stata una folgorazione ma qualcosa di graduale. Avevo sostanzialmente individuato fin da subito le caratteristiche fondamentali dei personaggi e la conclusione della vicenda, ma tutto il resto e i vari dettagli sono emersi strada facendo.

Killing Stalking 1, anteprima 02

Dunque, sai già come andrà a finire la storia?

Certo! Quando ho iniziato a dedicarmi a “Killing Stalking” avevo già bene in mente l’inizio, la conclusione e il nucleo della storia; la trama, per farla breve. Se però ti riferisci alle singole scene, per esempio, alle violenze fisiche o alle inquadrature, sono tutti processi in divenire.

Mi muovo un passo alla volta o meglio, una stagione alla volta, dopo aver ricevuto un riscontro iniziale dal mio editor. Per la prima stagione ci siamo concentrati su soggetto e intreccio. Al termine di questa abbiamo elaborato il plot della seconda stagione. Ora, visto che questa si è conclusa in Corea, possiamo gettare le basi per iniziare a lavorare alla terza stagione. Il processo funziona così.

A proposito del processo, com’è il suo sviluppo creativo? Intendo, scrivi prima la storia o inizi subito a disegnarla? 

Ciò a cui veramente mi dedico in prima istanza sono i dialoghi. Immagino tutti i dialoghi e me li scrivo. Poi realizzo lo storyboard, i contenuti, e quindi inizio a disegnare.

I personaggi di “Killing Stalking” sono piuttosto complessi e presentano più chiavi di lettura. Bum Yoon è un sociopatico che da stalker diventa vittima. Sangwoo è un assassino che offre talvolta dei lati umani inattesi e spiazzanti. Non ci sono demarcazioni nette nel tuo racconto, come spesso accade nella vita reale. È questo un aspetto che vuoi comunicare con la tua arte?

Non è facile trovare una risposta a questa domanda perché il mio fumetto ha come obbiettivo quello di portare avanti la storia ponendovi l’accento. Quando questa è stata messa ben in risalto allora posso trasmettere informazioni sui personaggi attraverso una particolare situazione. Ciò significa che non posso delinearli così a fondo per non danneggiare gli sviluppi della trama. Faccio a mia volta una domanda per farmi comprendere: gli atti imprevedibili e occasionali di Sangwoo dovrebbero far presagire eventi che accadranno in futuro o dare un contributo significativo alla storia?

Killing Stalking 3, anteprima 01

In Italia la prima stagione di “Killing Stalking” è appena giunta al termine. Cosa ci puoi dire riguardo alla seconda? Faremo la conoscenza di nuovi personaggi fondamentali oltre a Yoon Bum e Sangwoo?

Sì, ci saranno nuovi personaggi nella seconda stagione e anche in seguito, ma Yoon Bum e Sangwoo rimarranno i due protagonisti, le figure portanti della storia.

L’ultima domanda è un classico di BadComics.it: C’è un fumetto o più di uno che vorresti suggerire ai nostri lettori?

Certo. Con grande piacere ripeto i titoli che ho citato prima: “One Piece” and “Hunter x Hunter”. Ve li consiglio vivamente perché sono fumetti davvero fantastici.