Seguitissimo l’incontro di oggi sul tema Lavorare col fumetto, dedicato agli aspiranti professionisti del settore e all’identificazione dei corretti modi e spazi per presentarsi all’editoria. Nella Sala dell’Oro della Camera di Commercio di Lucca, Andrea Plazzi (trafelato per altri impegni) e Michele Foschini hanno incontrato decine di giovani disegnatori e sceneggiatori. Incontro dedicato soprattutto ai primi, dal titolo Eh… ma io ho un altro stile.

Il direttore editoriale di Bao Publishing ha raccontato come sia fondamentale conoscere la proposta degli editori a cui si mostra il proprio lavoro, sapere per filo e per segno cosa pubblicano e cosa cercano, avere la pazienza di conoscere i generi e gli stili che frequentano, per potersi adattare senza snaturare il proprio stile personale, che va conservato, ma messo al servizio del’offerta editoriale. Conoscere se stessi è quindi fondamentale, avere l’umiltà di riconoscere e dichiarare a quale disegnatore ci si ispira, per poter centrare il bersaglio dell’editore che fa per noi, che può essere interessato al nostro lavoro.

Non è vero che gli editori non leggono ciò che viene loro inviato: hanno il terrore di perdersi il prossimo grande. Semplicemente, non c’è il tempo di rispondere a tutti. Pertanto abbiate pazienza, siate ragionevoli, non fate follow up immediati per avere subito un parere. Educazione e buone maniere sono fondamentali. Le black list dei personaggi sgraditi esistono e voi non volete entrarci.

Importantissimo avere consapevolezza non solo e non tanto del proprio stile grafico, ma di quello narrativo. L’unità fondamentale del fumetto non è la vingnetta, ma la tavola, che deve rispondere a criteri di progettazione intelligenti e adatti all’offerta dell’editore. Da lì bisogna partire per comunicare la propria qualità, riempiendo poi la tavola con il proprio stile grafico.

Adattarsi all’offerta, ma essere diversi. Di poco, di quanto basta per non ritrovarsi nell’anonimato e nel già visto. La novità è fondamentale, ma va dosata con cura. Non si possono stravolgere le scalette o lo stile di un editore da un giorno con l’altro. Ma non temete. Chi vi respinge perché non fate per lui, spesso lo fa con rammarico. E probabilmente vi segnalerà a chi invece non attende altro che un autore con le vostre caratteristiche.

Consigli pratici su presentazioni e portfolii. Siate sintetici, portfoli piccoli. Non chiedete l’impossibile agni editori, vi odieranno e non vorranno lavorare con voi. Informatevi su di loro, fate trasparire i vostri valori e contenuti umani. Leggete. Imparate di narratologia, la vostra arma fondamentale. Consigli di lettura direttamente da Michele Foschini? Aspetti del Romanzo, di E. M. Foster. Dopo, ovviamente, Capire il fumetto di Scott McCloud.