Lo abbiamo avvicinato a Rapalloonia, strappandogli la promessa di un’intervista a Lucca Comics & Games 2015. A distanza di qualche settimana, Claudio Chiaverotti ha mantenuto la parola e alla fiera toscana ha chiacchierato con noi della sua nuova creatura Morgan Lost, soffermandosi sulle novità che bollono in pentola per Brendon.

 

Ciao Claudio, grazie per la disponibilità e benvenuto su BadComics.it. Abbiamo concluso la nostra recensione di Morgan Lost 1 con una provocazione: con il tuo nuovo fumetto, Sergio Bonelli Editore forse ha perso l’occasione di lanciare un formato alternativo a quello classico. La tua serie sembra fatta apposta per l’estero. Che ne pensi?

Morgan Lost n. 1 - Copertina di Giuseppe Camuncoli

Morgan Lost n. 1 – Copertina di Giuseppe Camuncoli

No, non è un’occasione persa, secondo me. La mia preoccupazione è sempre stata quella di curare non il formato ma i contenuti. Il fumetto Bonelli ha una collocazione particolare sul nostro mercato ed è con quel formato. Nell’ottica di un’edizione extra-italiana, mi piacerebbe molto, ovviamente; possiamo sempre modificarne il formato e adeguarlo per l’occasione. Certo sarei felice di vedere Morgan Lost su pagine di dimensioni più grandi e carta di particolare qualità, ma resta un lussuoso surplus.

La grande ventata di rinnovamento sotto la guida di Davide Bonelli si è manifestata in prodotti molto moderni e un’offerta assai variegata, mentre il formato non è mai cambiato. Il “bonellide” resta ancora un tabù difficile da superare?

Personalmente non credo sia un tabù. Dipende dal tipo di fumetto. Ho concepito Morgan Lost subito con sfumature di grigio e di rosso, non l’ho mai pensato in un formato diverso. Ripeto, su dimensione maggiori non sfigurerebbe, credo, e mi piacerebbe vederlo, ma dall’inizio ho sempre pensato al cosiddetto bonellide.

Richiamandoci ancora alla recensione, il primo numero è stato subito denso di fatti e nozioni. Abbiamo conosciuto il motivo del tatuaggio del protagonista e hai accolto il lettore introducendolo subito nel contesto della vicenda. Potevi introdurre tutto ciò con più parsimonia, aumentando la sua curiosità, come fanno molti titoli che nei primi numeri concedono poco o niente. Tu hai optato per un approccio molto più chiaro dall’inizio, come mai?

Il lettore in verità è già stato tenuto molto sulla corda dall’ottima campagna promozionale della Bonelli. Abbiamo rivelato veramente poco di Morgan Lost, perché avevo chiesto io di mantenere il massimo riserbo. Chi ha preso il primo numero si meritava di entrare subito nella vicenda e incominciare, ci auguriamo, ad assaporare il nuovo personaggio e il suo contesto. Era fondamentale secondo me porre le basi, cioè spiegare bene in quale realtà ci trovassimo e il motivo del suo tatuaggio. Da qui poi si parte per esplorare a fondo tutti gli aspetti della sua vita e della distopia che lo circonda. Nel prosieguo vedremo anche molta più azione.

Claudio Chiaverotti

Claudio Chiaverotti

Hai caratterizzato in modo estremamente efficace e suggestivo New Heliopolis, la metropoli in cui vive e opera Morgan Lost. È un luogo buio, freddo, gotico, enfatizzato da questa architettura che rimanda all’Antico Egitto. Vedremo anche ciò che esiste intorno a essa o la vicenda si svolgerà sempre all’interno dei suoi confini?

Per ora ho scritto 25 sceneggiature. Qualcosa dell’America, della mia America anni ’50 che circonda New Heliopolis, vedrete sicuramente. Ma l’idea a cui mi sono ispirato è Sin City. Tutto il suo mondo è la città. A mio parere New Heliopolis è il mondo, i miei personaggi hanno quello e non si preoccupano neppure se al di là di quello esista qualcosa.

Anche i villain della tua serie sono molto estremizzati, quasi iconici. Ricordano quelli di Batman, probabilmente la rivista di villain più riuscita e amata nella storia dei supereroi. Sei d’accordo?

I nemici sono stati volutamente concepiti sopra le righe, mettiamola in questi termini. Per ora abbiamo visto solo serial-killer, ma in Morgan Lost la minaccia è anche ultraterrena. Ne avete avuto un assaggio con lo squalo a pagina 8 del primo numero e con “le persone che vengono dal mare” a pagina 25. L’elemento sovrannaturale entrerà fortemente in scena a partire dal terzo albo.

Quindi come possiamo inquadrare il tuo nuovo titolo, da un punto di vista generale?

L’ho inteso come un thriller in cui alterno storie più classiche, anche se sempre un po’ visionarie, a dei veri e propri deliri. Il terzo, il quinto, il settimo e così via, saranno dei veri e propri episodi all’insegna della follia. Ma ci sono già degli indizi ne L’uomo dell’ultima notte, come il notiziario dei serial killer. Spero di essere riuscito a raccontare tutto in maniera originale.

Puoi confermarci che Morgan Lost sarà una serie regolare a tutti gli effetti, alla Bonelli vecchia maniera, per intenderci?

Si, per il momento la risposta sembra buona anche se non abbiamo ancora i dati di vendita. Speriamo che possa piacere e andare avanti il più a lungo possibile. Ho tanta voglia di parlarvi del mio secondo figlio.

Brendon n. 100

Brendon n. 100

E a proposito di figli, artisticamente parlando, consentici una domanda sul tuo primogenito: Brendon. Anche se la testata regolare si è conclusa, usciranno speciali a colori con storie inedite. Ci puoi anticipare qualcosa?

Si, non sappiamo ancora se saranno appuntamenti annuali o semestrali. Vedremo innanzitutto un nuovo look. Brendon cambierà corpetto e pistola. Cambierà anche il cavallo e soprattutto cambierà il tono delle storie. Saranno molto più visionarie, sarà un Brendon 2.0. Sarà esclusivamente un sequel, che ripartirà dove si è conclusa la serie originale.

E a proposito dei comprimari più amati dal pubblico, ci saranno negli speciali?

Ogni albo sarà qualcosa di a se stante, per avvicinare anche il lettore che non sia per forza un fan di Brendon. Per cui mi sto forzando a non coinvolgere i comprimari della serie. Troverete Thaddeus Cinque Lame nel primo speciale, in un’arena contro un minotauro. Ci sarà Margot, il capo della milizia della città di Ardiss, ispirata esteticamente a Kathy Bates. Per il resto voglio svincolarmi dalla continuity, per offrire un fumetto fruibile per tutti quelli che conoscono o ignorano Brendon. Non ci sarà Anja O’ Flanagan se me lo volevi chiedere.

Per quando è previsto il primo volume?

Luglio 2016. Saranno 128 pagine a colori disegnate da Massimo Rotundo. Ho già anche il titolo, ma non me lo ricordo a dire il vero [Ride]. Il titolo è sempre una cosa complessa; devo ancora verificare che non somigli o rimandi a titoli già esistenti. Sui titoli bisognerebbe fare un’intervista a parte.

Ultima domanda da rituale. Un fumetto di qualunque provenienza che ti va di consigliare agli amici di BadComics.it?

Un titolo in particolare no. In generale, consiglierei a tutti di leggere Garth Ennis, dal primo all’ultimo Garth Ennis, qualunque sua opera leggiate non ve ne pentirete. Un saluto a tutti.