A Lucca Comics & Games 2018 abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Veronica “Veci” Carratello, autrice di Sognando Elvis, graphic novel edita da BAO Publishing. Seguendo l’impaurito protagonista Carlo, la storia accompagna il lettore in un rocambolesco viaggio attraverso l’Australia, tra le meraviglie della natura e le stranezze delle persone.

Ringraziamo per la collaborazione lo staff di BAO, in particolare Daniela Mazza e Chiara Calderone.

 

Ciao, Veronica! Bentornata su BadComics.it!
Per prima cosa voglio chiederti com’è nata l’idea di “Sognando Elvis”. È stata per te una folgorazione come quella che ha il tuo personaggio?

Sì! Ho sentito alla radio la notizia del Parkes Elvis Festival, con i suoi trecento sosia di Elvis che partono da Sidney fino a Parkes e mi sono detta che dovevo assolutamente farne un fumetto. Mi sono documentata e ho scoperto che c’erano Elvis di qualunque forma e colore, quindi non erano assolutamente sosia, perciò ho iniziato a farmi delle domande per costruirci attorno una storia. Inizialmente volevo farla proprio sui sosia, poi mi sono detta che avevo bisogno di un protagonista e ho creato Carlo, un personaggio di finzione con tutte le paure del mondo.

La tua è una storia divertente che però parla di un argomento piuttosto serio, quello dell’ansia e dell’ipocondria, problemi invisibili agli occhi di chi non ne soffre e che spesso non vengono presi sul serio. Pensi che la tua storia, e altri fumetti come il tuo, possano contribuire ad abbattere lo stigma che c’è attorno a certi disturbi?

Spero possa aiutare. Però ci tengo a dire che io non sono ipocondrica, mi sono documentata su una pagina Facebook che si chiama “Diario di un ipocondriaco”, una pagina divertente che raccoglie racconti veri di gente che soffre di ipocondria. Uno di questi mi ha dato l’input per le braccia invisibili [che nel fumetto compaiono quando Carlo è attanagliato dall’ansia – NdR]. La persona che ha condiviso questo racconto, infatti, diceva di considerare la sua ipocondria come un arto in più. Alcuni ipocondriaci si sono rivisti davvero in Carlo. Anche persone con paure diverse hanno detto che la storia ha dato loro coraggio. Quindi per me è il massimo!

Durante il suo viaggio, Carlo si mette il vestito da Elvis e lo indossa di continuo. Nella conclusione afferma che non si sarebbe mai aspettato di scoprire se stesso vestendo una maschera. Nel suo percorso continua a interfacciarsi con persone che indossano una maschera, come il cosplayer di Sailor Moon. Credi che anche senza la maschera sarebbe riuscito a scoprire se stesso?

Vestire i panni di Elvis gli ha dato coraggio: veste i panni di un altro, del suo spirito guida. Magari senza i suoi costumi avrebbe avuto più remore a partire, invece indossando la maschera si sente più sicuro. Così come il cosplayer di Sailor Moon, che nelle vesti dell’eroina diventa davvero la paladina della giustizia.

Tolta la maschera, Carlo tornerà a essere quello di sempre?

La sua non è una guarigione totale, ma è un inizio per cominciare a vivere. Non è solo ipocondria, ma quasi una paura di vivere, dato che non ha mai fatto tanto nella sua esistenza fino ad allora. Alla fine, infatti, dice che spera di trovare lo straordinario anche nella sua vita ordinaria.

Carlo è accompagnato dal suo spirito guida: Elvis. Tu hai degli idoli? C’è un personaggio che ti ha spinta a intraprendere la tua carriera e fare il lavoro che fai?

Sono un’appassionata di musica, che cerco sempre di inserire nei miei fumetti, ma non ho un personaggio che mi abbia dato l’input per dire “voglio fare fumetti”, perché sono una cosa che ho sempre fatto, ancora prima di leggerli. Li ho sempre scritti, anche senza leggerne, perché è una cosa che mi veniva naturale fare, e quindi sapevo che era la mia strada, ed ero convinta che fosse quella giusta. Naturalmente, poi ho trovato degli autori che mi piacciono di più e ho in seguito provato diversi stili per trovare la mia identità.

Volevo proprio chiederti: qual è il tuo rapporto con la musica? Suoni? Ascolti molta musica quando lavori?

Sì, suonavo in un gruppo, ci chiamavamo LaDysagio e facevamo pezzi nostri. Io suonavo e scrivevo anche delle canzoni e penso che la musica sia una diversa forma di racconto, forse più immediata rispetto al Fumetto, che al contrario è più ponderato e porta a riflettere di più su cose di te che prima non avevi messo in conto, ma poi emergono nella storia. Comunque sì, ascolto musica mentre disegno… ascolto la radio! Infatti tutte le idee che ho avuto vengono da lì.

Oltre alla presenza di Elvis, c’è un altro elemento salvifico per Carlo che è la natura.

Questo è un elemento che ho preso da me. Sono un po’ ansiosa, anche se non ai livelli di Carlo, e trovo nella natura una rassicurazione. In mezzo alla natura mi trovo sempre a mio agio.

Devi togliermi una curiosità… ma le capre che svengono? Sono anche nei ringraziamenti!

Volevo assolutamente inserire una capra! Ero in macchina con il mio ragazzo e alcuni amici, e loro sono fissati con le capre. In quel momento stavo già lavorando a “Sognando Elvis” e mi è passato sotto mano il video di una capra che sveniva. Mi sono detta che dovevo inserirla assolutamente in un fumetto! Nessuno ci ha dato peso, ma alla fine le ho pure dedicato il libro! Adesso sono fissata anche io con le capre.

Mi rivedo un po’ in una capra girgentana, perché anche io ho origini agrigentine, i miei sono siciliani. È un animale bellissimo che quando urla fa davvero ridere tantissimo! Poi ho visto le capre che svengono quando sono impaurite e, siccome il mio protagonista ha un sacco di paure, mi sono sentita di inserire questa parte dopo l’editing da parte di BAO. Dovevo aggiungere dieci pagine iniziali e avevo già inserito questo riferimento alle capre nella parte della storia in cui il cattivo ritrova Carlo durante il suo viaggio. E così ho fatto il collegamento con quella iniziale, in cui Carlo vede le capre in un documentario in TV. Siccome lui è spaventato da tutto, la capra che sviene mi sembrava perfetta!

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Per adesso solo libri per bambini, di cui uno che ho scritto e disegnato e che uscirà in occasione della Bologna Children’s Book Fair 2019. Inoltre, sto lavorando ad altre storie illustrare per Il Battello a Vapore e per Feltrinelli. Un sacco di lavori, però tutti riguardanti il settore delle illustrazioni, per adesso.

 

Veronica "Veci" Carratello, Lucca Comics & Games 2018