Questo rilancio rappresenta una nuova era per un fumetto storico della realtà statunitense (molto meno da noi in Italia), che avrà il compito di “svecchiare” il franchise, affinchè questo possa risultare appetibile anche ai lettori più giovani.
Proprio Waid ha recentemente discusso con Comic Book Resources del suo nuovo impegno lavorativo.
L’offerta che gli amici della Archie mi fecero risultò intrigante sin da principio, perché mi dava l’idea di essere una sfida molto avvincente, ma, allo stesso tempo, pensai che fosse alla mia portata, anche perché ritengo di aver dimostrato di essere in grado di approcciarmi a franchise storici con sufficiente rispetto per la storia precedente, ripartendo da zero, ma mantenendo le qualità essenziali esistenti da prima della mia nascita. Posso affermare anche che si tratta di un’enorme responsabilità.
Per lo scrittore si tratta di un ritorno alla Archie Comics, dove ha già lavorato in passato. Un ritorno, di certo, inaspettato…
Non avrei mai pensato a come re-immaginare i personaggi di Archie, per il semplice fatto che davo per scontato che sarebbero rimasti gli stessi per sempre. E sarebbe stato così se Jon Goldwater non fosse divenuto CEO della casa editrice, dimostrando di avere abbastanza talento per assumersi il rischio che un cambiamento del genere comporta. Qui il potenziale è senza limiti, se non quelli imposti dall’immaginazione. Quando ho iniziato a lavorarci, mi sedetti alla mia scrivania con l’intenzione di scrivere un breve documento, spiegando come vedevo i personaggi attualmente ma, quattro ore e 3000 parole dopo, realizzai di aver scritto solo di Archie, Betty e Jughead, e che avrei dovuto continuare per tutta la notte. Più scrivevo, più avevo cose da scrivere.
L’artista Fiona Staples sarà la disegnatrice di Archie solo per le prime tre uscite, ma ovviamente il suo nuovo approccio visivo e grafico va a stabilire le fondamenta del nuovo design dei personaggi e delle location entro le quali questi si muoveranno.
Lei è una grande fan di Archie ed è la cartina tornasole di tutte le mie idee. Quando ne abbiamo parlato per la prima volta, mi accorsi che lei non riusciva a visualizzare al meglio le idee che le stavo proponendo, così che mi accorsi che probabilmente stavo prendendo una direzione sbagliata. Il suo entusiasmo mi ha dato la forza di andare avanti. Per ciò che concerne Fiona, lei è sempre in grado di stupirci. Una delle cose che non vedeva l’ora di disegnare era un fumetto di genere comedy, inteso in senso pratico e letterale.
È proprio il tono del nuovo Archie il tema sul quale c’è maggiore interesse: a che pubblico si rivolgerà la serie a fumetti?
Non abbiamo intenzione di far diventare il fumetto dark, o servirlo a un solo pubblico adulto. Sarebbe troppo facile, lo potrebbe fare chiunque. Non è ciò che mi interessa fare. Il tono sarà semplicemente più sofisticato rispetto al passato. I ragazzi si riconosceranno maggiormente nelle storie, in maniera più realistica, trovandosi di fonte ai problemi dei ragazzi che vanno a scuola nel 2015 nella realtà.
Su Archie #1 andrà in scena una nuova storia di origini, come in ogni reboot che si rispetti: quali personaggi storici ritroveranno i lettori sin dalla prima uscita?
I cinque principali, Archie, Betty, Jughead, Veronica e Reggie. Loro ci saranno di sicuro. Ma abbiamo grandi piani anche per Kevin e Moose e Dilton e Val e Alvin e Simon e Theodore e Flopsy e Mopsy e Cottontail e Doc e Dopey e Bashful. Ve lo giuro, torneranno tutti, ma abbiamo solo 20 pagine, perciò abbiate pazienza. La serie rappresenterà un nuovo inizio, e avrà un aspetto maggiormente seriale. Non vi deluderemo!
Fonte: CBR
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