web-blasterMatt Murdock e She-Hulk avranno il loro daffare negli uffici legali della Marvel; sporadicamente, capita che qualche contenzioso riguardante la miriade di proprietà, personaggi e licenze della Casa delle Idee giunga nelle aule dei tribunali. È il caso dei lanciaragnatele di Spider-Man, Web-Blaster in originale, creato da Stephen Kimble negli anni 90 e proposto alla Marvel.

In un primo round della disputa, la Marvel aveva rifiutato la proposta ma aveva poi prodotto il giocattolo avvalendosi di un’altra compagnia. Per placare le proteste di Kimble, la casa aveva acquistato i diritti dal creatore del prototipo versandogli una percentuale sui diritti di vendita. Questo era servito a placare la questione fino al 2008, quando il versamento delle percentuali si era interrotto a seguito della vendita della divisione dei giocattoli al colosso Hasbro; la motivazione della Marvel per l’interruzione dei pagamenti era stata che il brevetto di Kimble era ormai scaduto, e la sentenza d’appello stavolta aveva dato ragione alla casa editrice, citando casi precedenti analoghi in cui i detentori del brevetto non riscuotevano più percentuali dopo che il brevetto era scaduto.

Kimble ovviamente non si arrende, e il caso sta ora per raggiungere il terzo grado di giudizio, presso la Corte Suprema. La sentenza definitiva è prevista per venerdì, e chi pensa che il clamore che ruota attorno al brevetto di un giocattolo sia eccessivo, farà meglio a ricredersi: le percentuali versate a Kimble nel periodo in cui i veramenti sono stati effettuati arrivavano alla ragguardevole cifra di sei milioni di dollari.

 

Fonte: Comic Book Resources