Dalle pagine del sito ufficiale della Marvel, parla Ethan Sacks, sceneggiatore di Old Man Hawkeye. Di questo progetto, ambientato nello stesso universo di Vecchio Logan, vi abbiamo già parlato in diverse occasioni. Ecco cosa ha aggiunto lo sceneggiatore a ciò che già sappiamo.

 

Old Man Hawkeye #1, copertina di Marco Checchetto

All’inizio della storia di Mark Millar e Steve McNiven, Occhio di Falco è già cieco e ha trovato il modo di essere comunque un combattente efficace. Ma come ha fatto? E perché gli ci sono voluti cinquant’anni per mettere in piedi il suo piano di vendetta? Queste domande mi sembravano un ottimo punto di partenza, ed è nata l’idea che il fatto di accorgersi dei primi effetti del suo glaucoma lo avesse costretto a occuparsi di una serie di questioni ancora aperte mentre ancora poteva vedere e lanciare frecce con grande precisione.

La nostra è a tutti gli effetti una storia di vendetta. Sin dall’inizio, avevo un’idea molto precisa di che cosa fosse successo a Occhio di Falco nel giorno in cui i supercriminali si sono uniti per uccidere tutti gli eroi. Immaginate quanto possa essere grande il suo senso di colpa in quanto sopravvissuto. Il suo desiderio di vendetta è quindi perfettamente giustificato.

Il mio Clint somiglia un po’ a quello di Matt Fracton e David Aja e, ovviamente, a quello di Vecchio Logan: impulsivo, un po’ fuori equilibrio, immaturo, è un pericolo per le persone che ha attorno. Ha ancora un cuore grandissimo e, soprattutto, il suo incontrollabile senso dell’umorismo. Cose chiaramente tratte dal ciclo di storie di Fraction. Durante questa vicenda potrà anche essere lo stesso caro vecchio Barton, ma ha sulle spalle quarantacinque anni di grande dolore emotivo. Nel corso della narrazione, comunque, troverete una serie di riferimenti alle storie di Matt.

 

Come già sappiamo, tra i comprimari di Old Man Hawkeye vedremo delle versioni alternative di Venom e di Jamie Madrox, Uomo Multiplo. Tuttavia, Sacks ha trovato grande gioia nel dare più spazio ad altri personaggi secondari di Vecchio Logan, in particolare alla figlia di Occhio di Falco diventata malvagia e a Dwight, possessore dell’elmo di Ant-Man.

 

Old Man Hawkeye #1, variant cover di Steve McNiven

La storia è decisamente violenta e il suo eroe non si comporterà come fanno solitamente i buoni nell’Universo Marvel, con le frecce che colpiranno affilate e nei punti deboli i suoi nemici. Niente trucchetti né frecce stordenti. Ok, forse una sola. Tuttavia, Occhio di Falco non è Wolverine, pronto a uccidere chiunque con facilità. Non è stato semplice trovare l’equilibrio tra la natura di bravo ragazzo di Clint e la sua transizione verso un’etica da vigilante. Come fare a non spingersi troppo in là? Come assicurarsi di non tradire un personaggio amatissimo, nel tentativo di portarlo verso nuove direzioni? L’ultima cosa che mi auguro è di procurare una cicatrice indelebile all’eroe creato da Stan Lee e Don Heck.

C’è una scena all’inizio del secondo numero che alcuni considererebbero troppo impressionante persino per il Silenzio degli Innocenti. Quando la vedrete la riconoscerete senz’altro, perché dà un nuovo significato all’espressione “splash page”. Insomma, c’è un sacco di sangue sparso in giro. Tuttavia, è un momento importante della storia e non è lì soltanto per scioccare. Non voglio anticipare troppo, perché dovrebbe colpire come un pugno nello stomaco quando meno ve lo aspettate.

Spero davvero che la Marvel metta a disposizione dei lettori tutti gli studi dei personaggi che Marco Checchetto sta realizzando. Ci sono un sacco di cattivi, volti noti ai lettori Marvel – che non erano però apparsi in Vecchio Logan – passati attraverso un restyling appropriato alle Terre Desolate. Il che significa che Marco li ha immersi nel sangue e nel sudore, nella sporcizia e nell’odio. Hanno un aspetto davvero figo e crudele, manderebbero Mad Max a nascondersi in un angolo. Questi schizzi pazzeschi arrivano alla mia email praticamente ogni giorno, e io non faccio altro che andare in sollucchero. Imparate bene come si scrive il nome di Marco Checchetto, perché credo che sarà ricordato come uno dei migliori disegnatori della Storia del Fumetto.

 

 

Fonte: Marvel