Da quando, nel 2012, lanciò insieme a Esad Ribic la serie Thor: God of Thunder all’interno dell’iniziativa Marvel NOW!, Jason Aaron diede inizio a un percorso di crescita lungo e tortuoso per il personaggio che, dopo sette anni, è infine culminato nell’epilogo di War of the Realms, miniserie firmata con Russell Dauterman (Mighty Thor).
Il lavoro realizzato dal fumettista americano è stato imponente, un’epopea vera e propria che ha cambiato non solo il Figlio di Odino, ma anche alcuni aspetti dell’Universo Marvel. Tra le diverse innovazioni, le due versioni passate e future del personaggio, Thor vichingo e Re Thor, quest’ultima accompagnata dalle nipoti Frigg, Atli e Ellisiv. Inoltre, grazie ad Aaron, i lettori hanno visto all’opera il Macellatore di Dei Gorr e hanno seguito la struggente storia di Jane Foster nei panni della Dea del Tuono, dopo che il Figlio di Odino è divenuto indegno di Mjolnir.
In tutto ciò, Thor ha vissuto periodi molto altalenanti, ma mai come in War of the Realms ha preso tanto sul serio i suoi doveri nel combattere il male: già privo di un braccio da diverso tempo, poco prima dello scontro finale ha deciso di sacrificare il suo occhio sinistro per avere accesso a un segreto che gli permettesse di sconfiggere il pericoloso Malekith, diventando visivamente sempre più simile a suo padre Odino e alla sua versione futura.
Il sacrificio si è rivelato determinante: Thor è riuscito a compiere un ultimo gesto divino, da vera guida dei popoli, dimostrandosi nuovamente meritevole di brandire un redivivo Mjolnir per sconfiggere il nemico nello scontro finale. Ciò che colpisce davvero è però quel che è accaduto poco dopo tra Thor e suo padre. Com’è noto, il loro rapporto è sempre stato molto conflittuale; ora, però, siamo giunti a un importante punto di svolta: Odino si è inchinato ai piedi di suo figlio e, dopo essersi complimentato con lui, gli ha trasmesso il titolo di Padre di Tutti:
Inchiniamoci al legittimo Signore di Asgard. Salvatore dei Regni. Inchiniamoci tutti al cospetto di Thor… Padre di Tutti.
A tal proposito, vi ricordiamo che tempo fa vi abbiamo riportato l’annuncio riguardante una miniserie firmata da Jason Aaron ed Esad Ribic e dedicata proprio a Re Thor, che si scontrerà un’ultima volta contro suo fratello Loki. La storia, però, dovrebbe svolgersi in un futuro remoto, e non subito dopo la Guerra dei Regni.
Che ci sia ancora qualche sorpresa da svelare, prima dell’addio dello sceneggiatore al Tonante? Non resta che attendere settembre per scoprirlo, quando uscirà King Thor #1 negli Stati Uniti.
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