Mike Wieringo è morto da ormai quasi dodici anni, purtroppo, ma il disegnatore di Sensational Spider-ManFlash Fantastic Four rimane nei cuori i molti come uno dei grandi gentiluomini e dei più influenti artisti del Fumetto americano della scorsa generazione. Ecco perché dopo l’incidente accaduto ultimamente, quando Mike S. Miller ha inchiostrato uno schizzo originale di Wieringo come base del suo fumetto indipendente Lonestar, i fan non l’hanno presa proprio benissimo.

A ricordare come invece il compianto disegnatore fosse un uomo di classe, ci ha pensato Joe Quesada, che ne fu collega ed amico. Il dirigente Marvel, leggendario artista e da poco tornato ad incarichi importanti nella sala dei bottoni della Casa delle Idee, ha affidato a Twitter questo racconto su Mike Wieringo.

 

Sensational Spider-Man #27, copertina di Mike Wieringo

Sedetevi, bambini, perché sto per raccontarvi una storia. Anni fa, nei primissimi giorni del mio periodo come Editor-In-Chief, uno dei nostri competitor sul mercato decise di farsi molto aggressivo nel tentare di portarci via i nostri talenti con offerte in denaro notevoli. Intendiamoci: se qualcuno può pagare di più un fumettista e se lo porta via, per me in guerra e amore è tutto concesso. Ma il metodo di allora era molto diverso, era qualcosa che trovo disgustoso e che non avrei mai più visto nel mondo dei fumetti.

Rompeva una tradizionale regola di correttezza non scritta: se offri a qualcuno un contratto migliore e te lo porti via, gli consenti di portare a termine gli incarichi già in atto presso l’editore. Perché? Perché da editore vorresti che la stessa cosa accadesse con te, ma anche perché i freelancer devono mantenere una reputazione, e portare a termine gli impegni è fondamentale quanto il talento, lavorare nei tempi, la capacità di collaborare e molto altro. Ci siamo intesi?

Queste “nuove” offerte, tuttavia, giungevano come un ultimatum. Prendere ora o lasciare. Un autore avrebbe dovuto lasciare la Marvel in quel momento e, nella maggior parte dei casi, i contattati erano nel mezzo di un progetto con noi (Contesto: eravamo all’inizio del periodo della guerra per le esclusive). Non era solo una cosa scorretta da fare, ma metteva i talenti in una posizione orribile, perché se decidevano di non rompere gli accordi precedenti per accettare quelli nuovi immediatamente, questi ultimi sarebbero scaduti il giorno dopo. O, almeno, questa era la minaccia.

Ogni volta che arrivava una proposta, conoscendo già la risposta (dato che noi ci stavamo appena riprendendo da una bancarotta), andavo dal nostro editore, Bill Jemas, a chiedere se avevamo una controproposta da fare. Abbiamo perso un sacco di colleghi, all’epoca, perché nessuno disse di no a quelle offerte… tranne uno. Questo fumettista ricevette una grande offerta, un sacco di soldi. Mi chiamò, mi chiese se potevamo pareggiarla, controllai e lo richiamai per dirgli che era decisamente troppo per noi. Prima che io finissi la frase mi disse che apprezzava il tentativo, di non preoccuparmi e che non sarebbe andato proprio da nessuna parte.

DC Best 10 - Flash: Anno Uno, copertina di Mike Wieringo

Gli avevano detto, come agli altri prima di lui, che avrebbe dovuto abbandonarci all’istante, ma lui era nel bel mezzo di un arco narrativo di Fantastic Four e doveva finirlo. Ha risposto che, se davvero lo volevano con loro, avrebbero dovuto aspettare. Aveva preso un impegno con la Marvel, con il suo scrittore e con il suo editor, che avrebbe richiesto ancora un paio di mesi per essere portato a termine, dopodiché sarebbe stato tutto loro. Gli avevano detto di no, ora o niente. E lui voltò loro le spalle.

Ecco il tipo d’uomo che era Mike Wieringo. Non ho risentimento verso gli altri che accettarono le proposte e mollarono i loro incarichi, ma ricorderò sempre Ringo come l’unico che rimase al suo posto. Il giorno dopo, pranzai con Bill Jemas ed entrambi decidemmo che, anche se non potevamo pareggiare l’offerta, avremmo dato a Mike un aumento il giorno stesso. Lui apprezzò moltissimo, ma nemmeno lontanamente quanto noi apprezzammo la sua lealtà e la sua decisione di continuare a spendere il proprio talento presso di noi.

Questa non è altro che una piccola parte del suo retaggio e della ragione per cui la gente gli vuole così bene e ne sente così tanto la mancanza. Certo che era un meraviglioso disegnatore e narratore, ma era anche un uomo di grande classe.

 

Jack Kirby

 

 

Fonte: Bleeding Cool