Deadpool #45 CopertinaI fiori d’arancio sono già appassiti in USA, mentre da noi Deadpool sta per sposarsi proprio questa settimana. Che siate lettori in originale o in italico idioma, i suoi giorni da mercenario stanno per finire. In realtà, i suoi giorni in generale. Nel numero #45 (alias #250) della serie a lui dedicata, infatti, si prevede la morte di Wade Wilson.

Che sia vera questa annunciata dipartita del mercenario il cui unico potere è sopravvivere a qualunque cosa? Staremo a vedere. Certamente il suo attuale co-sceneggiatore Gerry Duggan non ha perso la ghiotta occasione per dargli un ultimo saluto, tra le righe delle risposte date alle domande dei lettori di Comic Book Resources.

Dopo molti quesiti puntuali sulle storie attualmente raccontate, sul personaggio in sé, sul futuro della figlioletta mutante e sui piani per la sua crescita (non ce lo vediamo il Mercenario Chiacchierone ad accudire una pargoletta), un lettore fa i complimenti a Duggan e al collega Brian Posehn per il gran lavoro di scrittura svolto su Deadpool durante la loro run e chiede quale autore sarebbe la scelta più giusta per continuare da dove abbandoneranno. Ecco la risposta di Duggan.

Be’, se non lo stessimo per uccidere in modo così spettacolare, ci sarebbero molti grandi scrittori che ci metterebbero in ombra. Abbiamo ereditato Deadpool da Dan Way e dal suo lungo arco narrativo di grande successo. Prima di lui il personaggio è stato in mano a tanti bravi autori e brave autrici. Jordan White e l’editor Axel Alonso hanno un gran gusto e la natura di nerd della comicità di Jordan affonda le sue radici molto in profondità.

Deadpool # 45 TeaserSu Deadpool #45 compaiono storie di Matt Selman, Mike Drucker, Ben Acker e Ben Blacker, Paul Scheer e Nick Giovannetti. Sono tutti nomi che hanno dato prova di saper scrivere ottimi fumetti. Se solo la serie continuasse, suggerirei a Jordan un paio di nomi, e nella lista ci sarebbero un paio di donne molto divertenti che i lettori di comics non conoscono.

Duggan ha infine commentato la sua intera esperienza sulla testata, rispondendo a un fan che gli chiedeva cosa vorrebbe che fosse ricordato maggiormente, dai lettori, del suo lungo ciclo di storie.

Suonerà banale, ma vorrei che ricordaste tutti coloro che hanno collaborato a rendere questa serie così divertente. Abbiamo riempito la vita di Deadpool di guai e accidenti, ma non con l’intento di reinventare la ruota, di dimostrarci più furbi dei nostri predecessori. Siamo stati ispirati dalla grande tradizione Marvel dei superproblemi e abbiamo voluto farlo interagire con qualcosa che lo mettesse a confronto con la vita reale, in qualche modo.

Ovviamente i problemi di Wade sono stati più orripilanti e/o comici di quelli degli altri personaggi della Casa delle Idee e la speranza è che commedia e horror siano sempre stati in perfetto equilibrio. Il problema e la difficoltà della comicità sono sempre gli stessi: è difficile ed è soggettiva. Ecco perché non abbiamo mai cercato di far ridere tutti, ma soprattutto di far ridere noi stessi. Sperando di coinvolgere anche voi.

 

 

Fonte: Comic Book Resources