Continuano le rivelazioni di Brian Michael Bendis contenute nella lunga intervista concessa a Comic Book Resources in occasione dell’uscita di Uncanny X-Men #600, con cui l’autore dice addio al franchise mutante.

Stavolta si parla di Ciclope, Kitty e della X-Nation intravista negli squarci di futuro post-Secret Wars realizzati da Jonathan Hickman (trovate qui la prima parte dell’intervista).

 

Uncanny X-Men #41, pagina 3Ho saputo con un anno di anticipo quando avrei lasciato la serie, quindi mi sono assicurato di includere nei numeri che mi rimanevano tutti gli argomenti necessari che volevo trattare. Inoltre, rimango sempre alla Marvel e sono tuttora sotto contratto: anzi, ho firmato per rimanere molti anni ancora.

Se dovesse venirmi in mente qualcosa di essenziale che non sono riuscito a raccontare, sono sicuro che troveremmo il modo. Per di più, la persona che prenderà il mio posto è qualcuno con cui ho un fantastico rapporto e so già che farà un lavoro eccezionale. Sono molto ottimista sulla direzione che il franchise prenderà dopo di me. Quanto a me, ciò che mi aspetta dopo gli X.Men è talmente impegnativo che probabilmente dovrò concentrarmi quasi esclusivamente su quello.

Alla fine del mio arco narrativo, Ciclope farà ritorno nel gruppo dopo la sua avventura nello spazio a fianco del padre Corsaro. Questo genererà qualche dissapore con i compagni di squadra: certo, non staranno a lamentarsene in continuazione, ma qualcuno gli farà presente “Ehi, amico, ci hai piantati in asso!”, ma accetteranno la cosa. Dopotutto, al ritorno, Ciclope è più battagliero.

Ne discutemmo io e Greg Rucka, l’autore di Cyclops: quando sarebbe tornato, sarebbe stato più “tosto”, avrebbe visto un po’ di azione e si sarebbe mostrato più sicuro di sé. Per di più, il prossimo autore ha dei grandi progetti per lui, cose di cui sono invidioso. Uno dei piani a cui hanno pensato mi ha fatto dire “Wow, non ci avevo mai pensato!” È qualcosa che attendo con impazienza. Ciclope è un personaggio dalle variazioni più sottili, che vive all’ombra della sua controparte più adulta, un’ombra molto controversa. Ci sono molte cose da rivelare su di lui.

Utopians, bozzetto di Mahmud Asrarda Uncanny X-Men #41

Utopians, bozzetto di Mahmud Asrarda Uncanny da X-Men #41

Vedremo porre le fondamenta “filosofiche” di X-Nation, ma va detto che Hickman si è garantito un cuscinetto di discrete proporzioni con il suo “otto mesi dopo”. Nelle tempistiche Marvel, otto mesi sono praticamente ottocento numeri! Quando si calmeranno le acque, dopo il numero #600 e dopo Secret Wars, tutto avrò un senso. A volte è anche divertente rivelare le cose retroattivamente.

Non ho affatto dimenticato Kitty Pryde, non abbandono mai le sue sottotrame. Kitty sarà al centro dei riflettori nel numero #600. Avremo un momento che moltissimi lettori aspettavano con impazienza e che finalmente accadrà: la riunione tra Kitty, Magik e Colosso. Avevano annunciato in Uncanny #33 che sarebbero andate a trovarlo, e questo finalmente accade.

L’aspetto più impegnativo di sceneggiare gli X-Men? Il fatto che in questo franchise, ancora più che negli altri, non ci sono solo i personaggi della squadra principale, ma una miriade di personaggi che non posso nemmeno definire secondari, ma che sono invariabilmente i personaggi preferiti di qualcuno. Bisogna assicurarsi che ogni membro del franchise venga curato. Nessuno deve rimanere senza fare nulla per troppo tempo, e ognuno prima o poi deve avere il suo piccolo momento da protagonista. Con gli X-Men, i momenti che i lettori amano di più sono quelli in cui il proprio personaggio preferito primeggia. E Uncanny #600 sarà pieno di questi momenti.

 

 

Fonte: CBR